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Cronaca Lazio

Terminillo: Stop alla presentazione del progetto

Un nuovo stop sul progetto di modernamento ed ampliamento degli impianti sciistici del Terminillo. La Regione Lazio boccia la proposta mossa dai comuni, che sembrerebbe ancora non “a norma”

Arriva il secondo stop per il progetto presentato recentemente per il miglioramento della stazione sciistica del Terminillo; la proposta era in linea con l’accordo preso con i sindaci dei comuni nei pressi del comprensorio per la spesa dei fondi regionali acquisiti. Secondo i tecnici della Regione Lazio il nuovo progetto revisionato non sarebbe ancora una volta realizzabile in quanto conterrebbe delle lacune nei termini di impatto ambientale
Di certo il periodo politico alle porte non favorirebbe i tempi burocratici di revisione del progetto, in quanto non sono ancora stati comunicati i dettagli sulla motivazione del no da parte della Regione Lazio. Tanto lo sconforto da parte dell’Assessore Sinibaldi, presidente della Provincia di Rieti e del consigliere Roberto Donati, il quale esige delle spiegazioni da parte degli organi competenti. La Regione Lazio, in vista delle recenti pubblicazioni sui principali organi di stampa ha rilasciato una dichiarazione:

«E’ del tutto infondato quanto apparso oggi su alcuni organi di stampa, secondo cui sul progetto della stazione montana del Terminillo la Regione Lazio abbia dato uno stop, disimpegnandosi dal suo iter. Infondato, intanto, per una prima ragione incontrovertibile: i finanziamenti regionali non sono stati ritirati, sono del tutto vigenti e, quindi, disponibili. Poi, perché le scelte da compiere sono in capo agli Enti locali ai quali, come già evidente da tempo, è semplicemente stato chiesto di rispettare la normativa europea e, dunque, di rimodulare l’iniziale progetto rendendo attuabile una proposta idonea a tal fine.

E’ da circa due anni che la Regione Lazio, avendo lasciata aperta la Conferenza di servizi, attende dagli Enti locali interessati la rimodulazione dell’iniziale progetto. Questo nuovo progetto – tra l’altro – è già stato individuato e condiviso grazie al contributo dei progettisti degli Enti locali stessi, con l’ausilio dei tecnici regionali. Purtroppo, ancora non è stato possibile riaprire la Conferenza di servizi che consentirebbe l’approvazione del progetto rimodulato. Una volta che gli Enti competenti presenteranno il progetto rimodulato, la procedura prevede la ripubblicazione dello stesso in tempi più stretti, la conferma dei pareri positivi già espressi ed il nuovo parere della valutazione d’incidenza.

Non essendo ancora stata formalizzata la presentazione del progetto, il dirigente regionale oggi competente ha suggerito la strada dell’invio del progetto già presentato alla Commissione europea, quindi l’attivazione di una procedura che, visti i ritardi, consentirebbe di mantenere aperta la procedura che, per i ritardi accumulati, rischia di non poter essere tenuta aperta all’infinito. E’ una proposta che può essere accettata o meno dagli enti interessati. E’ evidente, però, che è urgente chiudere il procedimento autorizzativo, anche per non incorrere in sanzioni da parte della Corte dei Conti.

Quindi, ai Comuni la scelta: o inviare a breve alla Regione il progetto rimodulato o inviare quello iniziale alla Commissione europea. La Regione, come sempre, – conclude la nota – resta a disposizione del territorio; lo ha dimostrato mantenendo fermi e a disposizione i fondi dedicati a questa importante occasione, ovvero ad una grande opportunità di sviluppo del complesso del Terminillo».

Staremo a vedere quali saranno e come avverrano i prossimi movimenti sul futuro della più nota stazione sciistica della “Montagna di Roma”

FONTE: IL MESSAGGERO

Gabriele Serafini

Classe 1992, meteoappassionato dal 2011 e Tecnico Meteorologo WMO certificato DEKRA da Settembre 2019. Ha studiato ingegneria meccanica presso l’Università degli Studi Roma Tre e ha fondato la pagina Social di Meteo Lazio a Novembre del 2014, ideandola come gruppo di segnalatori da tutta l’omonima regione. Amante degli eventi climatici estremi nonché freddofilo, ha fondato l’Associazione Neve Appennino nel 2016. Dal 2017 è all’attivo di numerosi progetti scientifici con finalità di studio di microclimi d’interesse del Lazio e non solo.