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Analisi meteo

Ancora qualche giorno mite, poi fase più fredda

Il trend stabile e mite degli ultimi giorni proseguirà ancora con solo qualche disturbo occasionale. Per l’inizio della prossima settimana in arrivò una fase decisamente più fredda

Siamo entrati ormai da qualche giorno nell’inverno meteorologico, eppure le condizioni atmosferiche sono tutt’altro che invernali, con lo zero termico che si assesta oramai da molti giorni tra i 2500 e i 3000 metri, e temperature a 850 hPa oltre i +5°C. La copertura nuvolosa ha effettivamente impedito il fenomeno dell’inversione termica che di solito si instaura nei mesi freddi, durante le fasi di alta pressione.

Nell’immediato nel comparto europeo continuerà il flusso marcatamente zonale, con un importante struttura ciclonica che investirà con venti tempestosi le isole britanniche e successivamente il comparto scandinavo; conseguentemente alle nostre latitudini continuerà l’espansione dell’anticiclone sub tropicale nel Mediterraneo. Ancora bel tempo dunque, con locali passaggi nuvolosi e temperature miti. Unica cosa da segnalare i venti in leggero rinforzo il giorno dell’Immacolata in particolare nei settori costieri settentrionali della regione.

La zonalità prevista sul comparto europeo per domenica 9 dicembre 2018
La zonalità prevista sul comparto europeo per domenica 9 dicembre 2018

A partire da lunedì 10 dicembre invece il flusso Atlantico subirà una netta frattura, con l’anticiclone delle Azzorre che si eleverà verso nord in Atlantico; il ciclone del fine settimana troverà al contempo un anticiclone sulle steppe Russe ad ostacolare la sua traslazione verso est: si formerà dunque una saccatura artico-continentale in discesa da nord est nel centro europeo, e per qualche giorno si instaurerà anche una fase SCAND+, tutti ingredienti a favore di un periodo più freddo nel comparto europeo e Mediterraneo.

Le anomalie di temperatura a 850 hPa attese per la prossima settimana. I valori a questa quota isobarica potrebbero raggiungere valori negativi
Le anomalie di temperatura a 850 hPa attese per la prossima settimana. I valori a questa quota isobarica potrebbero raggiungere valori negativi

L’effetto principale della nuova configurazione barica sulla nostra regione sarà l’attivazione di fredde e secche correnti da nord a partire da domenica 10,tra tramontana e grecale che produrranno tra lunedì e martedì un cospicuo calo delle temperature, che sarà percepito in maniera maggiormente evidente visto il periodo mite che stiamo attualmente ancora trascorrendo. I venti freddi renderanno le temperature davvero frizzanti al mattino, se non localmente gelide, in un contesto soleggiato e limpido.

Gianmarco Guglielmo

Classe 1998, Ingegnere civile idraulico, laureato presso l’Università Roma Tre, è da sempre appassionato di meteorologia, in particolare di fenomeni di maltempo estremi. Elabora studi su rischio alluvioni e rischio idraulico. Collabora con Meteo Lazio dal 2018.