Dove posizionare una stazione meteo?

Messaggio da **sheldon** » lunedì 19 febbraio 2018, 0:00

In questo articolo viene spiegato dettagliatamente quali sono le norme di posizionamento per i sensori di una stazione meteorologica, al fine di avere rilevazioni attendibili.

max cave · Messaggio da **max cave** » martedì 2 ottobre 2018, 8:46

Buon articolo anche se nelle stazioni urbane toglierei il posizionamento del sensore ad 1,5 dal muro che , specie in estate, può portare ad errori oltre i +2°c ( testato personalmente con due sensori davis in schermi solari passivi ).

Messaggio da **sheldon** » martedì 2 ottobre 2018, 12:11

max cave ha scritto: ↑
martedì 2 ottobre 2018, 8:46
Buon articolo anche se nelle stazioni urbane toglierei il posizionamento del sensore ad 1,5 dal muro che , specie in estate, può portare ad errori oltre i +2°c ( testato personalmente con due sensori davis in schermi solari passivi ).

Io ho seguito l'indicazione riportata sul Wiki di MNW:

"Il sensore termo/igrometro, inserito nello schermo solare, deve essere posizionato ad una distanza minima di 150 cm dal muro o parete in caso di installazione su balcone"

Anche a me sembra strano in effetti...

max cave · Messaggio da **max cave** » martedì 2 ottobre 2018, 12:47

sheldon ha scritto: ↑
martedì 2 ottobre 2018, 12:11

max cave ha scritto: ↑
martedì 2 ottobre 2018, 8:46
Buon articolo anche se nelle stazioni urbane toglierei il posizionamento del sensore ad 1,5 dal muro che , specie in estate, può portare ad errori oltre i +2°c ( testato personalmente con due sensori davis in schermi solari passivi ).
Io ho seguito l'indicazione riportata sul Wiki di MNW:

"Il sensore termo/igrometro, inserito nello schermo solare, deve essere posizionato ad una distanza minima di 150 cm dal muro o parete in caso di installazione su balcone"

Anche a me sembra strano in effetti...

Sicuramente in inverno le differenze possono essere trascurabili ma nei mesi caldi no. Ciao

Raffaello

Il WMO n.8 è il libro su cui sono scritti i consigli per il corretto posizionamento dei sensori. Poi esistono gli addendum per particolari situazioni:
https://library.wmo.int/doc_num.php?explnum_id=3149
La meteorologia urbana è oggetto di studio da molti anni. Ci sono conferenze a livello internazionale:
https://rmets.onlinelibrary.wiley.com/d ... 2/joc.3678
Tutto nasce dall'EC-70
https://www.wmo.int/pages/prog/arep/gaw ... yEC-70.pdf

Raffaello · Messaggio da **Raffaello** » martedì 9 ottobre 2018, 9:13

Dovremmo vedere se esiste un fattore di normalizzazione e se non dovesse esistere, ne dobbiamo trovare uno.
Normalizzazione tra stazioni su prato e quelle installate su tetto a 2mt di altezza dal piano. La normalizzazione si potrebbe fare prima considerando il tetto piano, e poi, più difficile, con tetto spiovente.
Ovviamente si dovrà prendere in considerazione vento, tipo di materiale con cui è stato costruito il tetto per verificare il rilascio termico ed esposizione al sole.
Sarà difficile calcolare il rilascio termico di una abitazione quando sono accesi i caloriferi.
Sono tutte formule che in giro si trovano ma vanno rapportate alla nostra realtà di "misuratori di temperatura atmosferica".

Qualche articolo cercato velocemente:
https://www.sciencedirect.com/science/a ... 231630422X
https://www.sciencedirect.com/science/a ... 5816327345
Questo è da leggere
https://mountainscholar.org/bitstream/h ... sAllowed=y

Guardate questa situazione scattata alle 9 di mattina.
Secondo voi quali sono le stazioni su prato e quelle su tetto?
Immagine

@sheldon
Si potrebbe aggiungere sul popup di ogni stazione una riga divisa in due:
posizione sensore | posizione abitazione
prato | urbana
tetto | suburbana
ecc.
Così si evita di entrare sulla scheda ogni volta.

Vi ringrazio, mi avete fatto ritornare la "voglia di meteorologia"

Raffaello ha scritto: ↑
martedì 9 ottobre 2018, 9:13
Dovremmo vedere se esiste un fattore di normalizzazione e se non dovesse esistere, ne dobbiamo trovare uno.
Normalizzazione tra stazioni su prato e quelle installate su tetto a 2mt di altezza dal piano. La normalizzazione si potrebbe fare prima considerando il tetto piano, e poi, più difficile, con tetto spiovente.
Ovviamente si dovrà prendere in considerazione vento, tipo di materiale con cui è stato costruito il tetto per verificare il rilascio termico ed esposizione al sole.
Sarà difficile calcolare il rilascio termico di una abitazione quando sono accesi i caloriferi.
Sono tutte formule che in giro si trovano ma vanno rapportate alla nostra realtà di "misuratori di temperatura atmosferica".

Qualche articolo cercato velocemente:
https://www.sciencedirect.com/science/a ... 231630422X
https://www.sciencedirect.com/science/a ... 5816327345
Questo è da leggere
https://mountainscholar.org/bitstream/h ... sAllowed=y

Guardate questa situazione scattata alle 9 di mattina.
Secondo voi quali sono le stazioni su prato e quelle su tetto?

@sheldon
Si potrebbe aggiungere sul popup di ogni stazione una riga divisa in due:
posizione sensore | posizione abitazione
prato | urbana
tetto | suburbana
ecc.
Così si evita di entrare sulla scheda ogni volta.

Vi ringrazio, mi avete fatto ritornare la "voglia di meteorologia"

O magari aggiungere una legenda con delle sigle che si riferiscano a queste differenze...

Messaggio da **sheldon** » martedì 9 ottobre 2018, 10:29

Raffaello ha scritto: ↑
martedì 9 ottobre 2018, 9:13
Dovremmo vedere se esiste un fattore di normalizzazione e se non dovesse esistere, ne dobbiamo trovare uno.
Normalizzazione tra stazioni su prato e quelle installate su tetto a 2mt di altezza dal piano. La normalizzazione si potrebbe fare prima considerando il tetto piano, e poi, più difficile, con tetto spiovente.
Ovviamente si dovrà prendere in considerazione vento, tipo di materiale con cui è stato costruito il tetto per verificare il rilascio termico ed esposizione al sole.
Sarà difficile calcolare il rilascio termico di una abitazione quando sono accesi i caloriferi.
Sono tutte formule che in giro si trovano ma vanno rapportate alla nostra realtà di "misuratori di temperatura atmosferica".

Qualche articolo cercato velocemente:
https://www.sciencedirect.com/science/a ... 231630422X
https://www.sciencedirect.com/science/a ... 5816327345
Questo è da leggere
https://mountainscholar.org/bitstream/h ... sAllowed=y

Guardate questa situazione scattata alle 9 di mattina.
Secondo voi quali sono le stazioni su prato e quelle su tetto?

@sheldon
Si potrebbe aggiungere sul popup di ogni stazione una riga divisa in due:
posizione sensore | posizione abitazione
prato | urbana
tetto | suburbana
ecc.
Così si evita di entrare sulla scheda ogni volta.

Vi ringrazio, mi avete fatto ritornare la "voglia di meteorologia"

Le stazioni in foto riportano valori così differenti perché quelle ai lati sono zone da inversione (tra le più spinte nel Lazio), le stazioni sono state messe appositamente lì per misurare questo fenomeno. Quella al centro (Nesce) è in un piccolo centro abitato che si trova in una zona di pendio, quindi senza inversione termica. Dunque, qui la differenza la fa l'orografia e in generale la geografia locale, non il tipo di installazione.

Non credo che questa informazione si possa mettere sulla mappa, almeno per adesso. Perché la mappa è creata dal database, e inserire due nuove righe (per ogni stazione) al momento è difficile.

Raffaello

Pensavo già ci fossero nel db quelle informazioni,perché le leggevo sulla scheda di ogni singola stazione.
Bene per l'inversione termica.
Cercherò comunque di attrezzarmi io in qualche modo per monitorare la temperatura a diverse altezze fino sopra al tetto così osserviamo l'apporto diretto generato dalle abitazioni.

Raffo

Inviato dal mio G3221 utilizzando Tapatalk

Messaggio da **sheldon** » martedì 9 ottobre 2018, 20:39

Raffaello ha scritto: ↑
martedì 9 ottobre 2018, 11:34
Pensavo già ci fossero nel db quelle informazioni,perché le leggevo sulla scheda di ogni singola stazione.
Bene per l'inversione termica.
Cercherò comunque di attrezzarmi io in qualche modo per monitorare la temperatura a diverse altezze fino sopra al tetto così osserviamo l'apporto diretto generato dalle abitazioni.

Raffo

Inviato dal mio G3221 utilizzando Tapatalk

A tal proposito, sul profilo verticale della temperatura nell'ambito del PBL, c'è una bella e corposa teoria, detta "della similarità", che permette di ricavarlo attraverso espressioni puramente algebriche, ottenendo un risultato niente male... ne hai mai sentito parlare?

Raffaello

Si ne ho sentito parlare in ambito wind shear aeroportuale. La similarità veniva utilizzata per confrontare i valori ricevuti dai vari anemometri e vedere quanto si discostavano dai valori considerati normali per la similarità.
Si impostavano delle soglie quindi, che facevano scattare allarmi per cui si passava alla visualizzazione del sodar.
Ricordo però che la teoria della similarità si poteva applicare su superfici orizzontali e di uguale rugosità per tutta la superficie da considerare ( omogenee es. pista), che in effetti per noi, potrebbe essere la superficie piana di un palazzo (fino a che non analizzeremo i palazzi con tetto spiovente).

A questo punto, per poter confrontare due stazioni meteorologiche poste, una a terra (WMO) e l'altra su palazzo, dovremo capire quando il flusso di calore generato dal palazzo stesso, perde significato e si inzia a misurare la sessa temperatura che si misurerebbe a 2mt di altezza dal suolo erboso.
Magari applicando al similarità al flusso convettivo del calore.
C'e anche da considerare la variabile vento che sulla superficie erbosa si comporta diversamente rispetto alla sommità di un palazzo che potrebbe accelerarlo o frenarlo, ma qui non si parla più di condizioni stabili...

Domani mi leggo bene questo che ho citato già in un altro post:
https://mountainscholar.org/bitstream/h ... gy00-2.pdf
chissà che non viene fuori qualche bello studio con le stazioni di Meteo Lazio.

Raffaello

Vi riassumo ciò che dice il documento, così come dicono le conclusioni dell'autore:
Le temperature registrate sui tetti possono avere differenze significative rispetto a quelle rilevate sui terreni circostanti.
Tuttavia, non tutti i tetti hanno una differenza di temperatura.
Questa differenza è causata dalle caratteristiche della superficie e può variare stagionalmente o durante il corso della giornata, con il cambiare delle condizioni atmosferiche.
I tetti possono essere più caldi sia nelle minime che nelle massime, o più freddi sia nelle minime che nelle massime. Un tetto si asciuga più velocemente di una superficie erbosa, ha un albedo differente e quindi un diverso comportamento alle diverse lunghezze d'onda.
Spesso solo il vento forte appiana le differenze tra terra e tetto.

Prova a fornire delle linee guida: Rooftops with high albedo and low emissivity should provide a
good site. Quindi meglio superfici chiare e porose se possibile.

Un modo per esaminare un potenziale sito sul tetto, è quello di misurare le
caratteristiche radianti superficiali. Lui lo fa poggiando un sensore sulla superficie del tetto ed uno sulla terra e vede le differenze. I sensori che hanno segnato una temperatura più bassa sul tetto, sono quelli che meglio si sono comportati quando è stato installato un sensore a 2 metri di altezza.

Nel testo ha preso in esame vari siti che avevano sia un sensore a terra che uno su un palazzo ad almeno 2mt di altezza. Sono stati fatti vari rilevamenti con diverse condizioni meteorologiche, sono state segnate le caratteristiche del tetto e le caratteristiche del terreno ove poggiavano gli strumenti.
Le differenze sono state dell'ordine di 1°C, in più o in meno

non fornisce alcuna regola matematica per la normalizzazione delle temperature.

Sicuramente è un argomento complesso che richiede molte misure. Lo vedo anche però molto particolarizzato, a mio avviso finché si tratta di monitorare i principali parametri meteorologici con campionamenti dell'ordine del minuto, forse tutti questi dettagli possono essere trascurati. Specie se le installazioni sono effettuate più o meno tutte allo stesso modo (tetto in ambiente urbano, su prato in ambiente extra-urbano). E' chiaro che nell'ambiente extra urbano spesso si registra più escursione termica (a meno che non ci si trovi su pendii, che sono immuni dall'inversione termica), e in ambiente urbano si hanno temperature notturne generalmente più alte.
In fin dei conti, poi, c'è da dire che noi monitoriamo soprattutto fenomeni come l'inversione termica (le installazioni nelle valli sono state fatte apposta per questo), le precipitazioni, l'effetto isola di calore urbano, e mettiamo stazioni sulle vette montane per avere - quasi - dei radiosondaggi in tempo reale. Sono tutti fenomeni che non richiedono una particolare attenzione ai piccoli dettagli, seguire le regole WMO va più che bene per rendere i dati confrontabili.
Fermo restando che l'argomento è molto interessante e da approfondire. Anzi, se ti va di farlo, più in là potresti scrivere un bel articolo in sezione didattica.

Mackenzie ha scritto: ↑
giovedì 1 novembre 2018, 8:46
Ciao a tutti,
ecco a voi un link che potrebbe interessarvi.
meteorete.it/stazionianorma.html
Saluti a tutti.

__________________
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Grazie Mackenzie! Quando hai tempo presentati al gruppo nella sezione apposita

Raffaello

Il sensore termico e quello igrometrico devono essere posizionati ad almeno 1 metro da pareti o muri. Questa regola e' quella più importante, poiche' muri, balconcini, fioriere di cemento possono rilasciare calore e riscaldare gli strati d' aria vicini allo schermo solare o alla capannina

1 metro dal muro NON è sufficiente e non solo, il muro deve essere esposto a Nord se lo si volesse posizionare ad 1 mt di distanza

poliuretano espanso, in modo tale da fornire un isolamento ed evitare un eccessivo rilascio di calore da parte di materiali che tendono a riscaldarsi eccessivamente.

Che dovrebbe essere di colore pastello. Quindi: NO nero, NO bianco, NO grigio scuro. SI verde prato, SI celeste

Non so chi sia stato il primo a scrivere queste note ma poi hanno fatto il giro di tutti i siti web italiani ed alcuni internazionali.
Secondo me andrebbero un po' riviste.

Questo un estratto dal WMO n.8
https://library.wmo.int/doc_num.php?explnum_id=3187
Questo uno studio presentato ad un WMO/CIMO nel 2010:
https://www.jma.go.jp/jma/en/Activities ... _Leroy.pdf

Meteo Lazio Forum

Dove posizionare una stazione meteo?

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Re: Dove posizionare una stazione meteo?

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