sheldon ha scritto: ↑giovedì 30 gennaio 2020, 16:08
ghiaccio96 ha scritto: ↑giovedì 30 gennaio 2020, 16:00
sheldon ha scritto: ↑giovedì 30 gennaio 2020, 15:48
guardando quel grafico, a me non sembra che l'aumento della temperatura nei periodi interglaciali fosse tanto più lento di quello dei nostri giorni.
Poi non entro nel merito, la comunità scientifica sembra d'accordo sull'anomalia nel tasso di crescita della temperatura dei nostri giorni. Ma ecco, un primo mito da sfatare è che oggi stiamo vivendo temperature che non si sono mai viste prima. Di periodi come questo, ce ne sono stati e come, e in maniera del tutto naturale. La vita sa sempre come adattarsi a questo tipo di cambiamenti, non vedo perché debba correre tutto questo catastrofismo. Tra l'altro, dal mio punto di vista benvengano temperature più miti. Nessuno parla dei benefici del climate change, sembra un mostro da combattere a tutti i costi. Rilassiamoci.
oooh vedi che hai colto il punto della situazione... sono ritmi di crescita mai visti. l'hockey stick vuole mettere in risalto questo, lo hanno chiamato così proprio per l'impennata alla fine del grafico. Quello che hai postato è in migliaia di anni, quelle risalite che vedi in realtà sono meno ripide di quelle attuali.
Poi tu dici ben vengano.... qui ognuno è effettivamente libero di esprimere la propria opinione. Non sono un biologo e non so quanto ci vuole al nostro organismo per adattarsi, mi sento sicuramente di poter dire non in una generazione o due, ma neanche 3...
Ripeto, i problemi sono di chi vive in città. Affaracci vostri
L'hockey stick non può mettere in risalto questo trend di risalita, semplicemente perché copre un periodo temporale troppo corto in cui non compaiono altri periodi di aumento termico; dovrebbe quantomeno arrivare all'ultimo interglaciale (150 mila anni fa circa) per farlo... è più un grafico mediatico che altro.
Sicuramente posso rispettare il punto di vista di chi dice che farebbe troppo caldo, ma il punto è che ci hanno inculcato talmente bene in testa questo discorso che è un male assoluto, che la gente comune non ci pensa neanche che potrebbe portare anche benefici. L'isola di calore stessa, in inverno, è più un bene che un male.
Tra l'altro, adesso si mette tutto in un bel miscuglio, e sembra che inquinamento e climate change siano la stessa cosa... gente che fa "azioni green" pensando di fermare il riscaldamento globale, con scritto "gretino" in testa. Siamo arrivati a dei livelli di ignoranza e pazzia collettiva altissimi.
Per non parlare poi di certi meteorologi che si spacciano per il messia inneggiando a catastrofi imminenti e definendo "antiscienza" e "negazionista", come se fossero mostri (da negazionista e nazista è un attimo

) chi tenta di dire che c'è anche chi ha fatto studi che non danno per così certe le verità da loro professate (che poi, tra l'altro, spesso si basano solo sull'IPCC come se fosse la Bibbia), vedi ad esempio gli ultimi due da me postati. Ormai è quasi una caccia alle streghe. Ma, in fin dei conti, è un grosso business anche questo. La scienza - nel bene e nel male - va sempre dove girano i soldi, essendo questi ahimé il motore che mette in moto la ricerca, e basta vedere gli investimenti che si stanno facendo nel green ultimamente per capire che qualcosa di grosso bolle in pentola, e stiamo ben certi che tutto questo non è perché i finanziatori sono dei benefattori che vogliono bene al pianeta, quella è una storiella per le masse.
Si invece che l'hockey stick rende bene il fenomeno, se metti la risalita dell'hockey stick nel grafico che hai messo te delle migliaia di anni, rende ancora meglio , ti viene una linea verticale, altro che la precedente era interglaciale... come rapidità di salita intendo eh, come valori siamo ancora sotto.
Piuttosto mi è stato detto che il tantissimo scetticismo che c'è tra i meteoappassionati riguardo la natura antropica del riscaldamento globale è scaturito da allarmi fatti molti anni fa che dicevano che ai tempi d'oggi l'italia sarebbe stato un paese tropicale, studi climatologici poi ovviamente toppati.
L'opinione di un ricercatore è che si può essere scettici sulle simulazioni climatiche che vengono fatte, ma attualmente tutte le teorie negazioniste sono state confutate, l'unica che rimane in piedi è quella della responsabilità antropica. E non si parla di chiacchiere in un video, ma di articoli scientifici.
Mio parere, ci stanno degli elementi che sono fortemente indicatori dell'effetto dell'aumento dei gas serra: bisogna misurare l'altezza media della troposfera sulla Terra. Per farlo basta misurare fino a che altezza si spinge la convezione sulla Terra in media in un anno sul pianeta, si potrebbe fare misurando la temperatura al top delle nubi. Se l'altezza della tropo aumenta allora la colpa del riscaldamento globale potrebbe essere dei gas serra che aumentano.
Sappiamo sicuramente che la CO2 in più messa è tutta nostra, infatti la CO2 industriale è ricca di un'isotopo diverso del carbonio rispetto a quello naturale, e di tale isotopo si è registrato e si registra un forte aumento. Rimane da vedere se la colpa è della CO2 o di qualche altro gas serra.
In realtà anche il sole può portare ad un aumento dell'altezza della troposfera, ma c'è un'altra verifica che si può fare per eventualmente smentire la sua colpa, o accertarla: misurare la temperatura della tropopausa. Infatti in tropopausa i gas serra non sono presenti o in quantità minuscole, avendo un'altezza di scala piuttosto ridotta la concentrazione dei più importanti gas serra. La temperatura della tropopausa dipende solo dall'attività solare. Se non aumenta, il sole non c'entra nulla.
Ti affido la missione della vita, te che lavori al CNR... passa dall'occuparti delle isole di calore a portare avanti queste misure per un po' di anni, poi pubblicaci un articolo smentendo definitivamente le chiacchiere, se i fatti ti daranno ragione. Buon lavoro
