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Cronaca Lazio

VULCANO di FANGO a Fiumicino, CI RISIAMO!

Nella giornata di ieri un vulcano di fango si è aperto proprio sotto il viadotto di Via dell’Aeroporto. Il fenomeno, alla foce del Tevere, non è di certo una novità!

Un nuovo vulcano di fango si è aperto ieri a Fiumicino tra il centro abitato e l’aeroporto proprio sotto il viadotto che collega lo scalo aeroportuale con Isola Sacra e Ostia. Come accaduto in passato la fuoriuscita di fango e gas è dovuta a perforazioni del terreno.

Il vulcano di fango formatosi ieri a causa dei sondaggi effettuati sotto il viadotto per l’aeroporto di Fiumicino.

Una ditta per conto dell’Anas, che stava facendo dei sondaggi per valutare se consolidare o demolire il viadotto, è arrivata a una profondità di oltre 30 metri causando la fuoriuscita del gas. La strada è stata chiusa in via precauzionale in quanto lo svuotamento della sacca di gas potrebbe provocare voragini. In queste aree all’altezza di 30-35 metri di profondità ci sono sacche di gas. In passato (tra il 2013 e il 2014) ciò è già accaduto: durante i sondaggi per il nuovo porto commerciale (in questo caso la fuoriuscita si è avuta dal fondale marino con bolle di gas che esplodevano quando arrivavano in superficie) e sulla rotonda di Via di Coccia di Morto, con i sondaggi di Italgas. Altri fenomeni simili dovuti sempre a perforazioni si sono avuti anche nel 1925 e nel 1890, rispettivamente in occasione della costruzione della vetreria della Società Anonima per l’Industria del Vetro a Fiumicino (1925) ed in occasione della campagna di sondaggi per la costruzione dell’Impianto Idrovoro di Ostia (1890).

Il vulcano di fango formatosi al largo della costa di Fiumicino (a circa 100m dalla spiaggia) causato dai sondaggi per la costruzione del porto commerciale.

Tali sacche di gas risultano piuttosto stabili finché non si rompe lo strato impermeabile che le sovrasta. In caso di frattura (essenzialmente dovuta a perforazioni con trivelle) si ha la fuoriuscita di fanghi (fluidi sabbiosi e argillosi) e gas (anidride carbonica e altri gas). Attenzione, il fenomeno non ha nulla a che fare con i geyser (come spesso vengono confusi) o con l’attività vulcanica vera e propria. (G.G.)

Gianluca Giorgi

Classe 1991; nato, cresciuto e, tuttora residente, sul Litorale Romano. Fin da piccolo appassionato di meteorologia e di fenomeni naturali. Osserva e studia il tempo e il clima della costa da diversi anni (misurazione di pioggia, temperature e vento). Collabora con Meteo Lazio sin dalla sua nascita con il suo consueto bollettino meteorologico del mattino.