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RICORRE OGGI L’ALLUVIONE DI GENOVA

Oggi, mercoledì 7 ottobre, si celebra la 50° ricorrenza dalla storica alluvione che mise in ginocchio nel 1970 la città di Genova. Le incessanti precipitazioni si abbatterono dalle ore 19:00 circa di quel mercoledì, fino alle 17:00 circa di giovedì 8 ottobre. I pluviometri registrarono fino a 948mm di pioggia caduta in 22h, sulle colline retrostanti si ipotizza si superarono i 1000mm di precipitazioni.

LE CAUSE DELLA TRAGEDIA

Le cause di tale alluvione vanno ricercate nella dinamica  di due masse d’aria molto differenti: la stagione autunnale in Liguria aveva apportato pochissime precipitazioni al suolo, inoltre le temperature erano rimaste sopra la media del periodo.

I fiumi prima di straripare

Tutto cambiò quel mercoledì quando un’intensa perturbazione si abbatté sulla Liguria trovando un quantitativo di energia enorme, data l’elevata temperatura del mare antistante la città e i caldi venti di scirocco. Le correnti fredde provenienti da NO si scontrarono con quelle calde provenienti da SE, creando forti temporali stazionari “V-Shaped”. La geomorfologia del territorio, arido per il forte caldo e le assenti precipitazioni dei giorni precedenti, non riuscì ad assorbire l’acqua che fluì ad elevata velocità verso le coste.

La protezione civile a lavoro
L’ESONDAZIONE E LA CONTA DEI DANNI

Le masse d’acqua si originarono infatti sulle montagne retrostanti la provincia di Genova, favorite dall’effetto stau, e non riuscirono totalmente a defluire verso il mare poiché le forti correnti, spinte dal vento verso la costa, intrappolarono le precipitazioni nei letti dei fiumi creando quello che si descrive come “effetto tappo”. L’esondazione dei torrenti Polcevera, Leira, Fereggiano e Bisagno causarono molteplici allagamenti, con la distruzione di infrastrutture, allevamenti e coltivazioni. I morti furono 44. I danni interessarono quasi tutti i quartieri della città con auto distrutte, case e negozi allagati e molti detriti lasciati dalle acque.

Le auto spostate dalla forza dell’acqua

Virgili Marco