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Analisi meteo

Tempo più stabile e mite, acquazzoni nelle zone interne

 Tempo in parziale miglioramento nel corso di questa settimana, con una timida rimonta dell’alta pressione. Ancora instabilità nelle zone interne

L’anticiclone delle Azzorre è come al solito la chiave delle dinamiche atmosferiche nel vecchio continente: l’alta pressione continua ad essere ben salda nel comparto atlantico, lasciando l’Italia e l’Europa centrale alle prese con una lacuna barica che genera diffusa instabilità. Nel corso della settimana assisteremo ad un aumento temporaneo dei geopotenziali, ma non tale da garantire la piena stabilità del tempo. Infatti si formerà diffusa instabilità ad evoluzione diurna nelle zone interne, alimentata da un maggiore irraggiamento. Infatti nei prossimi giorni assisteremo ad un graduale aumento delle temperature, che si avvicineranno alle medie del periodo.

Nessun segnale al momento di eventuali ondate di calore, come paventato nei giorni scorsi senza alcun fondamento dai soliti siti-spazzatura. Niente 40°C per fine maggio, anzi: per il fine settimana sembra probabile una nuova goccia fredda, che alimenterà l’instabilità sul nostro territorio.

L’ITCZ, la zona di convergenza intertropicale, resta al momento ancora bassa in latitudine rispetto alla norma; in caso di ITCZ alto invece assistiamo all’espansione dell’anticiclone sub-tropicale africano in Europa, condizione tipica delle estati più calde ed umide.

Nel Lazio nei prossimi giorni, almeno fino a sabato, assisteremo a condizioni atmosferiche stazionarie, senza cambiamenti di sorta. Tempo stabile e soleggiato al mattino, poi sviluppo di instabilità pomeridiana nelle zone interne, con rovesci e temporali diffusi in assorbimento in serata. Possibile generale peggioramento del tempo domenica, ma è ancora impossibile formalizzare una previsione dettagliata. Vi invitiamo a seguire in nostri aggiornamenti sulla pagina FB e sul gruppo Segnalazioni Meteo Lazio, oltre che sul forum.

Gianmarco Guglielmo

Classe 1998, Ingegnere civile idraulico, laureato presso l’Università Roma Tre, è da sempre appassionato di meteorologia, in particolare di fenomeni di maltempo estremi. Elabora studi su rischio alluvioni e rischio idraulico. Collabora con Meteo Lazio dal 2018.