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Analisi meteo

Il gelo Artico nuovamente sull’Europa

Importanti movimenti sulla nostra fetta di Emisfero si stanno combinando per riportare il gelo dalla calotta glaciale artica all’Europa.
SITUAZIONE ATTUALE

Sul vecchio continente sta dominando in questi giorni una spiccata dinamicità, diverse sono infatti le strutture che si muovono sullo scenario Europeo, andiamo ad esaminarle con ordine: Sul vicino Atlantico troviamo una vasta saccatura artico-marittima che si sta addentrando in queste ore sulla penisola Iberica e Francia, pilotata da una bassa pressione centrata sul golfo di Biscaglia; Più a est troviamo una vasta saccatura di aria molto fredda o gelida(valori a 850HPa-1500metri circa di -10/-15°c con picchi di -20/-25°c sul settore più nord-orientale) che dal mare di Barents si estende ai confini Europei coinvolgendo la Scandinavia e tutta la parte settentrionale di Germania, Polonia, Paesi Bassi e Bielorussia; Più a sud, sull’Europa meridionale e il Mediterraneo dominano invece le ondulazioni e i spiccati contrasti termici, infatti i tepori marzolini iniziano a scaldare il territorio e le masse d’aria calde Africane si fanno sempre più vicine, ma il freddo è ancora ben presente a nord, si vengono così a formare, su questa fascia, una serie di perturbazioni con lo scopo di Bilanciare questo divario termico.

Vi abbiamo appena parlato prevalentemente della situazione sull’Europa da un punto di vista termico, ma è bene precisare che queste “masse termiche” vengono regolate dalle strutture bariche, ed in particolar modo, quella che ci interessa per il prossimo futuro, è la presenza di un’alta pressione sulla Scandinavia, proprio li dove si sta espandendo il gelo artico, infatti siamo in presenza di un anticiclone termico, una struttura altopressoria che incrementa il freddo nei bassi strati grazie alle inversioni termiche, frequenti in quelle zone dove il sole ancora fatica a scaldare.

L’EVOLUZIONE DEL BREVE TERMINE

La saccatura artico-marittima sul vicino Atlantico continuerà il suo percorso verso sud-est andando a conquistare anche lo scenario Mediterraneo, dando vita ad una circolazione depressionaria sull’Italia che ci garantirà una nuova fase di maltempo a tratti anche intensa. Nel frattempo, l’altapressione Scandinava, con la sua rotazione antioraria, piloterà il gelo verso l’Europa centro-orientale, ad inizio settimana quest’alta pressione scivolerà verso sud-ovest centrando i suoi massimi sul Regno Unito, entrerà così in stretta collaborazione con l’alta pressione delle Azzorre chiudendo, momentaneamente, il corridoio Atlantico.

LA PROPAGAZIONE DEL GELO SULL’EUROPA E GLI EFFETTI SULL’ITALIA

La situazione si andrà quindi ad evolvere in maniera molto rapida, con la chiusura della porta dell’atlantico, la Ciclogenesi mediterranea tenderà ad isolarsi in cut-offf, inizierà così una rapido approfondimento della struttura depressionaria che andrà ad agganciare il gelo ormai dilagato sull’Europa centro-orientale trascinandolo, mitigato, sull’Italia, con un ingresso dapprima dalla valle del Rodano e di Carcassona e, successivamente, con lo spostamento della depressione sulle regioni meridionali, dalla Bora. Sull’italia è lecito aspettrsi dunque 2 fasi, la prima fredda ed instabile con nevicate fino in pianura al nord e in collina al centro(specie settore Tirrenico), poi un miglioramento con schiarite più ampie su questi settori ma ingresso di aria più fredda, la ciclogenesi si sposterà al meridione ed avremo quindi maltempo al sud con neve in collina e copiose nevicate sul versante Adriatico fino a quote pianeggianti.

IL TIPO DI MASSA D’ARIA

La massa d’aria che andrà ad interessare dapprima l’Europa centrale e successivamente il Mediterraneo sarà la stessa che si è presentata a fine febbraio, l’estrazione dalla calotta Artica ed in particolar modo dal mare di Barents ne garantirà la stessa matrice, tuttavia, il periodo temporale in questione ne cambiare notevolmente gli effetti, infatti se a fine febbraio quest’aria gelida dilagava in Europa viaggiando su un tappeto bianco che dalla Russia ricopriva tutta l’Europa orientale e parte di quella centrale fino alle porte dell’Italia(era possibile camminare dall’Italia alla Siberia trovando sempre neve al suolo), ora la situazione è ben diversa, infatti il tappeto bianco si limita solo ai settori più orientale(Bielorussia e Ucraina centro-orientale) dunque l’aria inizialmente gelida, arriverà molto mitigata seppur mantenendo le sue caratteristiche “continentali”.

Gabriele Carletti

Classe 1996, meteoappassionato sin dalla più tenera età, amante degli eventi climatici estremi e della neve. Collabora con: Meteone.it ed è gestore di: Meteonerola.it per il monitoraggio meteo-climatico locale. Fortemente attratto da tutte le dinamiche fisiche che regolano l’atmosfera e autodidatta nel settore fisico-matematico di questa scienza.