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Il Santuario della Santissima Trinità, opera maestosa nel cuore dei Monti Simbruini

Una gallery del Santuario della Santissima Trinità all’interno dei Monti Simbruini, un’opera ecclesiastica d’eccellenza che svetta sulla cittadina di Vallepietra al confine con l’Abruzzo

Il Santuario della Santissima Trinità è una delle attrattive religiose più particolari della nostra regione, che rappresenta una perfetta simbiosi tra urbanistica e natura. E’ il più alto luogo di culto di tutta la regione (sorge a 1373 metri) e svetta sulla piccola cittadina di Vallepietra in provincia di Roma. La costruzione è davvero unica nel suo genere in quanto risulta situata all’interno di un ripiano sotto una parete di roccia di 300 metri dal nome “Colle della Tagliata” che con la sua imponenza raggiunge un’elevazione totale di 1654 metri di altitudine, ai piedi del Monte Autore (1854 metri).

Si hanno poche e frammentarie informazioni sulla storia del Santuario: si narra tra il popolo locale che un contadino mentre lavorava ai campi della Tagliata, vide alcuni buoi precipitare dal colle sovracitato. In maniera del tutto miracolosa i buoi sopravvissero all’evento funesto e li ritrovò sani e salvi sul ripiano del santuario, mentre adoravano l’immagine della Trinità dipinta all’interno di una grotta naturale.

Gli storici attribuiscono al Santuario un’origine pagana; nell’ipotesi comune in passato si pensò ad una realizzazione da parte dei monaci Benedettini di Subiaco, altro storico borgo della Valle dell’Aniene; questi Monaci Basiliani un tempo si rifugiarono nella grotta e sul momento si dice abbiano eseguito l’affresco della Trinità. L’unica origine coadiuvata da un testo, è quella di San Domenico di Sora, poiché nella sua biografia realizzata da un suo discepolo viene attribuita a lui l’origine del luogo di culto nel lontano 1031.

Presso il santuario una volta l’anno viene svolta una manifestazione denominata “Il Pianto delle Zitelle”, durante la quale, le giovani del borgo di Vallepietra rievocano il dolore della perdita di Cristo, durante una delle scene della passione. L’evento cade ogni anno dalla metà del XIX secolo (circa), nell’ottava domenica dopo Pasqua all’alba.

L’area del Santuario trovandosi nel cuore del Parco Regionale dei Monti Simbruini è conosciuta anche per i percorsi naturalistici (come quello che costeggia il torrente Simbrivio, uno degli affluenti dell’Aniene).

Il santuario è visitabile dal 1’Maggio al 31 Ottobre, nei giorni feriali dalle 8.00 alle 17.00 e nei festivi dalle 7.00 alle 18.00; è facilmente raggiungibile da Vallepietra tramite una strada asfaltata (piuttosto tortuosa), che purtroppo nel periodo prettamente autunnale rimane chiusa a causa della neve e del ghiaccio. Vi lasciamo alcune foto di questa perla del Lazio (foto di Emanuele Santini):

 

Gabriele Serafini

Classe 1992, meteoappassionato dal 2011 e Tecnico Meteorologo WMO certificato DEKRA da Settembre 2019. Ha studiato ingegneria meccanica presso l’Università degli Studi Roma Tre e ha fondato la pagina Social di Meteo Lazio a Novembre del 2014, ideandola come gruppo di segnalatori da tutta l’omonima regione. Amante degli eventi climatici estremi nonché freddofilo, ha fondato l’Associazione Neve Appennino nel 2016. Dal 2017 è all’attivo di numerosi progetti scientifici con finalità di studio di microclimi d’interesse del Lazio e non solo.