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Analisi meteo

Primavera in stand-by: veloce irruzione fredda, tornano venti forti, pioggia e neve

Finalmente, dopo quasi quaranta giorni di dominio incontrastato dell’ alta pressione ( ad eccezione di una breve parentesi fredda attorno al 10 febbraio), lo schema barico in Italia è destinato ad una rapida evoluzione di stampo invernale. L’aria fredda polare-marittima farà il suo ingresso sulla nostra regione già dal pomeriggio di domani, lunedì 11 marzo. A seguire un altro peggioramento a metà settimana.

L’alta pressione delle Azzorre, che ci ha fatto compagnia per quasi tutta la seconda parte dell’inverno e nella prima decade di Marzo, formerà un promontorio nel comparto atlantico,  con la successiva formazione di una saccatura che coinvolgerà rapidamente l’Italia ed in maniera più decisa i Balcani. Il nocciolo freddo in quota (-32°C a 500hPa) transiterà sulla nostra regione tra la serata di lunedì 11 e la mattina seguente.

La perturbazione in transito da lunedì 11 marzo
La perturbazione in transito da lunedì 11 marzo

La mattina di lunedì sarà all’insegna del cielo coperto, con assenza di precipitazioni, ad eccezione di locali pioviggini. Con il sopraggiungere della saccatura fredda, i venti ruoteranno rapidamente a tramontana e si andranno intensificando: saranno generalmente forti dal pomeriggio, con raffiche di burrasca o burrasca forte sui settori costieri ed in provincia di Roma; sui crinali appenninici si registreranno le raffiche più forti, fino a “tempesta” nella scala Beaufort. Pertanto la protezione civile ha emanato un avviso per condizioni meteo avverse per vento, oltre ad emanare l’allerta gialla per criticità idrogeologica per temporali nelle zone di allerta B,C,E,G (Bacino Medio Tevere, Appennino di Rieti, Aniene, Bacino del Liri). Infatti le precipitazioni che accompagneranno il passaggio del fronte freddo interesseranno maggiormente i settori sopra citati, con possibili rovesci e grandinate, mentre nei restanti settori saranno possibili solo isolati fenomeni. Qualche debole nevicata attorno ai mille metri nel Reatino in serata, oltre i 500-600 metri nei settori orientali del frusinate durante la notte. Le temperature saranno in sensibile diminuzione dal pomeriggio, con la sensazione di freddo che sarà accentuata dalla ventilazione sostenuta.

Le raffiche massime previste per la notte fra lunedì 11e martedì 12 - valori oltre i 100 km sui crinali di montagna
Le raffiche massime previste per la notte fra lunedì 11e martedì 12 – valori oltre i 100 km sui crinali di montagna

Martedì 12, con la veloce traslazione del sistema verso i Balcani, i fenomeni si esauriranno rapidamente, per lasciar spazio al sereno. I venti saranno ancora forti dai quadranti settentrionali al mattino, e si attenueranno gradualmente nel corso della giornata. Le temperature minime saranno frizzanti, ma senza fenomeni di inversione ( a causa del vento).

Tuttavia la fase di bel tempo sarà solo momentanea: già mercoledì 13 marzo una nuova ondulazione del flusso atlantico (dovuta ad un nuovo impulso verso nord dell’anticiclone delle Azzorre in pieno oceano) produrrà la discesa di una seconda saccatura, questa volta con una traiettoria più occidentale. I fenomeni più consistenti a livello di precipitazioni saranno relegati ai settori tirrenici di Calabria, Campania e Sicilia. Nel Lazio mercoledì il cielo risulterà coperto, con deboli piogge intermittenti. La neve in questo caso sarà possibile solo a quote di montagna (oltre i 1600 metri) per un momentaneo richiamo caldo. La settimana dovrebbe proseguire all’ insegna della stabilità atmosferica, con clima più freddo e temperature sotto media fino a venerdì, in particolare nei valori minimi. Clima gradevole invece durante il giorno.

Gianmarco Guglielmo

Classe 1998, Ingegnere civile idraulico, laureato presso l’Università Roma Tre, è da sempre appassionato di meteorologia, in particolare di fenomeni di maltempo estremi. Elabora studi su rischio alluvioni e rischio idraulico. Collabora con Meteo Lazio dal 2018.