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L’ondata di freddo e neve del 23 novembre 2013

L’intensa e storica ondata di freddo, che portò oltre ai temporali, tanta neve sulle Alpi e sull’Appennino centrale

Il 23 novembre del 2013 aria molto fredda dalla Valle del Rodano giunse sull’Italia, andando ad alimentare e rinforzare la depressione mediterranea che causò, nella seconda decade dello stesso mese, piogge straordinarie con accumuli pluviometrici giornalieri vicinissimi ai 500 mm nel maceratese e in Umbria.

 

Forti furono anche le raffiche di vento di maestrale sulla Sardegna >120 km/h e la Bora, che oltre a superare i 100 km/h a Trieste, segnò un nuovo record al confine della Croazia con raffiche tempestose sui 200 km/h.

 

Dalla terza decade (21-23 novembre) l’aria fredda attraversò anche la Pianura Padana, acconsentendo alle nevicate di spingersi fino a quote di pianura imbiancando la Città di Torino con accumuli moderati a quote collinari e abbondanti in alta montagna.

Fu la prima ondata fredda tipicamente invernale con intense gelate al Centro Italia insieme ai copiosi rovesci nevosi in sede appenninica.

Abbondanti nevicate interessarono i rilievi appenninici dei Simbruini ed il Monte Livata dai 1400 metri di quota.

 

 

Giornate che ricordiamo attraverso queste splendide immagini pubblicate da Antonio Garofolo nel gruppo Monte Livata

 

 

Al Sud Italia invece imperversarono solo forti piogge e raffiche di scirocco.

Giorgio Rotunno

Classe 1997, studia Meteorologia ed Oceanografia all’Università Parthenope. Da diversi anni si occupa soprattutto di osservare gli eventi temporaleschi che interessano il Lazio, svolgendo diverse attività previsionali. Entra a far parte ufficialmente di Meteo Lazio nel febbraio 2020.