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Analisi meteo

METEO CAPODANNO e TENDENZA WEEKEND: tra residue piogge e nuove perturbazioni

Un’ampia depressione continuerà a stazionare sull’Europa centrale con continui passaggi perturbati

Sta arrivando il periodo di Capodanno e possiamo già delineare quello che potrebbe essere lo scenario meteorologico nei prossimi giorni, in modo particolare tra la notte di San Silvestro ed il primo gennaio.

Il quadro meteorologico a larga scala sull’intera area euro-atlantica sarà ancora caratterizzato dalla presenza di una massiccia saccatura di origine polare bloccata sull’Europa centrale da due rispettivi promontori anticiclonici sull’Atlantico settentrionale e sull’area euro-asiatica.

Masse d’aria di estrazione artica marittima continueranno ad essere veicolate in direzione di: Spagna, sezioni occidentali del Mar Mediterraneo e le coste del Marocco.

Il modello europeo ECMWF a medio termine evidenzia ancora un livello pluviometrico sopra media su buona parte delle coste occidentali italiane.

Questo sta ad indicare che almeno fino ai primi giorni di gennaio continueranno a transitare periodicamente delle perturbazioni da Ovest verso Est che potrebbero determinare delle piogge intervallate a periodi meno dinamici e più stabili.

Le temperature resteranno su valori tipicamente invernali con nevicate che continueranno ad interessare i rilievi sub-appennini ed appenninici incrementando gli accumuli nevosi fin da ora presenti oltre i 1300 metri di quota.

FOCUS METEO CAPODANNO

Nel dettaglio il penultimo giorno del mese (mercoledì 30 dicembre) vedrà il passaggio di una debole perturbazione in avviamento sul Mar Ligure.

I fenomeni saranno molto localizzati, con piogge e locali temporali isolati che interesseranno un po’ tutto il territorio regionale nell’arco della giornata.

Non mancheranno locali e momentanei rasserenamenti.

Ventilazione di Ponente tendente a Maestrale da debole a moderata intensità specie lungo le località costiere.

Mari da mossi a molto mossi tutti i bacini del Lazio.

I rovesci risulteranno nevosi con accumuli generalmente deboli oltre i 1000 metri.

La giornata di San Silvestro al primo mattino vedrà ancora residui deboli fenomeni precipitativi, maggiormente concentrati sulle aree marittime e pianeggianti, con estensione delle piogge alle zone interne pre-appenniniche e appenniniche dove non mancheranno delle nevicate oltre i 900-1000 metri di quota per l’arrivo di aria leggermente più fredda al primo mattino.

Rapido miglioramento dal pomeriggio/sera con residui fenomeni solo sull’Arcipelago delle Isole Pontine.

Venti deboli e di direzione variabile; in assetto di Libeccio in nottata.

Mari mossi i bacini settentrionali della regione (Maremma e Civitavecchia) mentre si evinceranno molto mossi i restanti bacini meridionali.

Il primo giorno dell’anno sarà caratterizzato da un moderato aumento nella velocità del vento Libecciale con cieli nuvolosi e isolate piogge, per l’affondo di un nucleo più freddo dalla Valle del Rodano a ridosso del Mar Ligure.

I cieli saranno nuvolosi, associati a piogge intermittenti per gli elevati tassi di umidità.

Dal pomeriggio di Capodanno una perturbazione inizierà ad organizzarsi ad Ovest della Corsica, per raggiungere il Mar Tirreno e le coste laziali più incisivamente dalla giornata di sabato 02 gennaio.

TENDENZA METEOROLOGICA A MEDIO E LUNGO TERMINE

La tendenza meteorologica generale per il weekend (tra sabato 02 e domenica 03 gennaio) presenta ancora un elevato grado di incertezza previsionale, in quanto l’area depressionaria sulla Penisola Iberica potrebbe subire una traslazione in retrogrado verso le Azzorre.

Nel contempo aria più fredda si allungherà in quota propagandosi sul Mediterraneo occidentale con ripercussioni di maltempo a più riprese sull’Italia.

Oppure contrariamente un debole campo d’alta pressione potrebbe instaurarsi rapidamente dalla prossima settimana e per l’Epifania.

Bisognerà attendere ulteriori aggiornamenti nei prossimi giorni, seguendo altresì i canali social Meteo Lazio

Giorgio Rotunno

Classe 1997, studia Meteorologia ed Oceanografia all’Università Parthenope. Da diversi anni si occupa soprattutto di osservare gli eventi temporaleschi che interessano il Lazio, svolgendo diverse attività previsionali. Entra a far parte ufficialmente di Meteo Lazio nel febbraio 2020.