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Analisi meteo

ARIA MOLTO FREDDA nel mese di FEBBRAIO: prosegue lo STRATWARMING

Nuovi segnali emergono a lungo termine per il mese di febbraio per il possibile arrivo di aria molto fredda.

Il mese di febbraio almeno per la prima decade proseguirà all’insegna di un’atmosfera più mite costituita da temperature sopra la media climatologica a causa di un irrobustimento del campo anticiclonico, con anomalie termiche positive che si protrarranno sull’Europa centrale fino a domenica 07 e lunedì 08 febbraio.

Sull’Italia vedremo probabilmente qualche veloce passaggio perturbato dall’Atlantico, in un conteso anticiclonico che si manterrà attivo indicativamente fino agli inizi della seconda decade del mese a ridosso dei Balcani e del Mediterraneo più orientale.

In tale condizione si evidenziano rimarchevoli anomalie positive di pressione in direzione dell’Atlantico settentrionale, a segno di possibili blocchi anticiclonici in configurazione dalla seconda decade di febbraio.

 

I primi effetti del riscaldamento stratosferico gli abbiamo registrati nella prima decade di gennaio, quando un nucleo di aria particolarmente gelida continentale raggiunse parzialmente la nostra penisola, interessando incisivamente l’Europa orientale nel periodo di Capodanno con un notevole calo termico e nevicate a quote pianeggianti tra l’Anatolia ed il Caucaso.

 

 

Fino al 20 febbraio sarà presente un marginale segnale di anomalia barica positiva sull’Atlantico, il tutto con un proseguimento del SSW che condizionerà la circolazione generale nelle regioni polari e settentrionali europee, con ricorrenti richiami di aria più fredda e/o gelida in direzione dell’Europa centrale e forse dell’Italia.

Si tratterà di movimenti importanti che andranno analizzati più accuratamente nei prossimi aggiornamenti, anche per valutare quella che sarà l’influenza in troposfera dalle nostre latitudini tramite un pattern che continua a rimarcare un fugace arrivo di aria molto fredda a lungo termine anche continentale.

 

Quella illustrata è una tendenza dell'andamento atmosferico a larga scala su indici meteo-climatici, per tutto ciò soggetta a variazioni nel tempo e va considerata in linea di massima.

Giorgio Rotunno

Classe 1997, studia Meteorologia ed Oceanografia all’Università Parthenope. Da diversi anni si occupa soprattutto di osservare gli eventi temporaleschi che interessano il Lazio, svolgendo diverse attività previsionali. Entra a far parte ufficialmente di Meteo Lazio nel febbraio 2020.