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RECORD FREDDO di TEMPERATURA in una NUBE TEMPORALESCA

Record di temperatura in un sistema temporalesco tropicale nel Pacifico e accade anche in Italia.

In condizioni di potenziale instabilità atmosferica specie durante le calde giornate estive possiamo osservare anche in Europa dei temporali.

Le classiche nubi temporalesche con il cumulonembo a forma di incudine simili ad un fungo, quando in alta quota le temperature sono molto fredde e inferiori allo zero.
Si innescano intensi moti verticali nelle nubi convettive e la temperatura può diminuire repentinamente raggiungendo addirittura valori inferiori ai -70 e -100°C.

Esempio di un temporale nel Lazio

 

Nell’ottobre del 2019 il nucleo di un sistema temporalesco alla mesoscala raggiunse un valore termico freddissimo proprio lungo le coste meridionali laziali.

 

Motivo per il quale molto spesso un forte temporale determina anche eventi meteorologici estremi come forti raffiche di vento e grandinate.

Nel 2018 uno studio scientifico ha rilevato nei nuclei temporaleschi tropicali una temperatura di -111°C registrando ad oggi un nuovo record.

Il rilievo è stato effettuato il 29 dicembre 2018 poco a Sud dell’Equatore nell’Oceano Pacifico Occidentale mediante il satellite americano Noaa-20.

Accade che il sistema temporalesco estendendosi verticalmente per circa 10-13 km raggiunge la tropopausa.
Raggiunto il limite della troposfera il sistema tende ad appesantirsi e ad espandersi orizzontalmente portando alla formazione di una nube ad incudine spesso visibile meglio all’orizzonte quando il temporale si trova in lontananza.

Un semplice esempio di incudine temporalesca con "overshooting top" sulla destra - NASA

 

Alcune volte accade però che il sistema temporalesco è talmente intenso che la corrente ascensionale può perforare la tropopausa, infiltrandosi nella stratosfera, ovvero nello strato atmosferico superiore anche a quote >17 km.
Tale fenomeno si chiama proprio “overshooting top” visibile nell’immagine soprastante.

Nell’evento temporalesco del 2018 la sommità del cumulonembo nel Pacifico arrivò a toccare circa i 20,5 km di altitudine.
Gli esperti affermano che nei prossimi decenni questi eventi potrebbero aumentare.
In tutto il mondo e pure in Italia vengono rilevati dei temporali aventi delle temperature così gelide durante i periodi stagionali più caldi e umidi.
La preoccupazione sta nel fatto che più la temperatura è fredda e maggiori saranno le probabilità di fenomeni meteorologici pericolosi come fulmini, forti piogge e grandinate.

Giorgio Rotunno

Classe 1997, studia Meteorologia ed Oceanografia all’Università Parthenope. Da diversi anni si occupa soprattutto di osservare gli eventi temporaleschi che interessano il Lazio, svolgendo diverse attività previsionali. Entra a far parte ufficialmente di Meteo Lazio nel febbraio 2020.