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Analisi meteo

DOPPIO AFFONDO FREDDO, con PIENONE DI NEVE e fiocchi fino in collina nel LAZIO

Veloce peggioramento tra venerdì e sabato con nevicate in collina e freddo nella prima parte del weekend.

Una saccatura Nord-Atlantica continua a veicolare degli impulsi instabili da Nord-Ovest verso l’Italia centrale, mentre due strutture alto pressorie restano bloccate rispettivamente sulle Azzorre e sull’Europa orientale.
A causa di tale blocco aria fredda artica e polare confluisce sul comparto europeo centro-occidentale e in parte sulle acque del Mediterraneo, andando ad alimentare in futuro una struttura ciclonica in isolamento entro la serata di venerdì a ridosso del Mar Tirreno.

Stando a quanto simulato dalle elaborazioni dei principali centri di calcolo si conferma l’imminente ciclogenesi a ridosso dell’Italia con un nuovo peggioramento di stampo invernale.

Questa volta vedremo l’afflusso di aria polare marittima e l’instaurazione di una forte ventilazione di Grecale attesa tra la notte di venerdì e le prime ore di sabato (prudenza alla raffiche di burrasca forte previste oltre i 70-80 km/h) in serata finanche sui crinali appenninici.

Moviola dei venti superficiali (Km/h) dal pomeriggio di venerdì 10 alla serata di sabato 11 dicembre
Mentre sulle Isole Maggiori e sui mari più meridionali della Penisola si attiverà una sostenuta e distesa corrente di Maestrale dalla Valle del Rodano al Mar Ionio.
Rimanendo nello specifico per il nostro territorio regionale venerdì mattina seguirà una parziale mitigazione dei fenomeni precipitativi.

Al mattino i cieli si presenteranno sereni o poco nuvolosi.
Scorrerà solamente della nuvolosità medio-alta in presenza di venti di Libeccio/Scirocco tra la tarda mattina e il primo pomeriggio.
Prime piogge da deboli a moderate sono attese sulla Maremma Laziale e sulle coste del basso Lazio.
Dal pomeriggio il fronte freddo passerà sul Mar Tirreno, mentre delle precipitazioni localmente a carattere temporalesco si addosseranno ai bacini costieri laziali entro sera.

A seguire dalla tarda sera e nel corso della notte il minimo della depressione traslerà leggermente verso Sud-Est.

Le correnti seguiranno per la forza della pressione una rotazione ciclonica e pertanto i flussi proveranno prevedibilmente dai quadranti settentrionali (Tramontana o Grecale).
Intense raffiche di burrasca sferzeranno sulla Tuscia Viterbese fino alla Maremma e le porte dell’Etruria Romana.
Causando un marcato calo termico con valori attesi al suolo tra 1-2°C e rischio di nevicate a quote pressoché collinari.
Non mancheranno delle residue precipitazioni perlopiù deboli o a tratti moderate con possibili nevicate associate ad accumuli al suolo deboli dai 550-600 metri sulle zone montuose settentrionali al Lago di Bolsena, sui Cimini e a ridosso dei Monti della Tolfa (solo alle sommità delle montagne). Tuttavia nelle fasi più fredde qualche fiocco parzialmente fuso o di neve mista a pioggia potrà spingersi localmente anche sui 400 metri s.l.m. specie all’estremo NW al confine con la bassa Toscana, luoghi in cui la neve potrebbe depositarsi in bassa collina specialmente al primo mattino.

Si rammenta che la situazione meteorologica almeno per le aree settentrionali del Viterbese è alquanto incerta per la possibilità di nevicate ai livelli basso collinari, in alcune località la temperatura potrebbe avvicinarsi ai 0°C all’entrata del Grecale, in modo particolare tra le ore 04:00 e le 07:00 ora locale di sabato, con degli accumuli nevosi molto leggeri se dovessero persistere delle precipitazioni più intense.

Aria fredda che raggiungerà nel corso della notte la Valle del Tevere e poi la Sabina, estendendosi fino alle aree subappenniniche del Leonessano, Cicolano ed estremo Nord-Est di Amatrice.

Nevicherà per buona parte della notte di venerdì e tutta la mattinata di sabato con accumuli al suolo da moderati a puntualmente elevati oltre i 900-1000 metri di altezza (accumuli parziali in alta collina sui 15-20 cm, mentre potranno superare i 30 cm in alta montagna).
Gli accumuli saranno deboli alle quote inferiori fino ai 550-600 metri di altitudine.

Dei rovesci di graupeln o di neve bagnata con accumuli leggeri o assenti potrebbero riguardare alcune delle località appartenenti alla Piana Reatina anche al di sotto dei 500 metri.
Ugualmente accadrà per le aree della Sabina Romana a ridosso dei Monti Lucretili e Prenestini con precipitazioni nevose circoscritte con degli accumuli durante la mattinata di sabato a quote però più elevate dagli 800-900 metri.
Deboli nevicate riguarderanno le sommità dei Colli Albani/Castelli Romani al di sopra degli 800-850 metri.
Nevicherà dagli Altipiani di Arcinazzo all’Alta Ciociaria sopra gli 800 metri di elevazione, con accumuli deboli solo dai 900 metri circa.

Neve pure sui Monti Lepini con accumuli deboli solo oltre i 900 metri (comprese le cime dei Monti Aurunci).
Sulle sezioni orientali del Frusinate e la Valle del Liri i fiocchi potranno spingersi localmente al di sotto degli 850 metri.
Saranno imbiancate le propaggini del Monte Cairo e le Alture del Pizzo di Prato Caselle nel Cassinate (soprattutto i pendii più orientali) lungo i contorni affiancati alla Valle di Comino con accumuli deboli dagli 800 metri.
Sulle montagne dei Simbruini (Livata/Ernici) invece gli accumuli potranno superare i 15-20 cm con deboli nevicate possibili anche al di sotto dei 750-800 metri sull’Alta Ciociaria.

EVOLUZIONE NEL CORSO DEL WEEKEND

Dal pomeriggio di sabato la depressione si allontanerà verso l’Italia meridionale mantenendo attiva una sostenuta ventilazione settentrionale su tutta la Regione.
Seguiranno delle schiarite in un clima freddo e asciutto.
La neve cadrà abbondantemente oltre il confine abruzzese, con degli sfondamenti appenninici possibili tra il Reatino, i Monti Simbruini e la Valle di Comino.
Gli sconfinamenti nevosi oltre l’Appennino centrale saranno di breve durata alle quote sopra descritte.

Da domenica 12 dicembre sarà una giornata serena e fresca con totale assenza di piogge.
Aumenterà inoltre la pressione atmosferica e con essa le temperature massime.

❆❆ POSSIBILI GELATE

Massima prudenza alle inversioni tematiche notturne nelle aree vallive e pedemontane appenniniche, dove le temperature minime potranno risultare assai rigide al di sotto dei 5/-6°C (anche 7/-8°C vicino all’Abruzzo) con rischio di gelate.

 

 

Per tutti i dettagli si rimanda ai bollettini giornalieri e agli aggiornamenti in tempo reale sui nostri canali social durante il nowcasting.

Giorgio Rotunno

Classe 1997, studia Meteorologia ed Oceanografia all’Università Parthenope. Da diversi anni si occupa soprattutto di osservare gli eventi temporaleschi che interessano il Lazio, svolgendo diverse attività previsionali. Entra a far parte ufficialmente di Meteo Lazio nel febbraio 2020.