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Analisi meteo

INVERNO ALLA RISCOSSA: tornano freddo e neve dall’EPIFANIA con una serie di perturbazioni

Ultimi giorni di alta pressione con l’inverno che si farà nuovamente sentire nel corso della settimana.

L’ondata anticiclonica intercorsa dallo scorso weekend di Capodanno sta subendo i primi processi erosivi sulla parte più settentrionale del promontorio di alta pressione.

Negli ultimi giorni al suolo e soprattutto in quota abbiamo registrato valori di temperatura massima ben al di sopra della media mensile.
Sulle aree centrali del continente europeo i termometri hanno superato i 1520°C (1012°C rispetto alla media climatica).

Ondata di calore con i numerosi RECORD raggiunti dal 1° gennaio su buona parte del Continente Europeo – by: Scott Duncan

 

Dalle immagini satellitari invece si evince della nuvolosità in scorrimento verso EST, con il flusso principale instabile dall’Atlantico che sta cominciando ad abbassarsi gradualmente di latitudine.

Sta calando difatti pure la pressione atmosferica sulle aree confinati all’Italia settentrionale con masse d’aria più fresche.

La situazione meteorologica almeno fino a metà settimana per la stabilità resterà invariata, ad eccezione di una diminuzione delle foschie nei bassi strati e un possibile aumento della nuvolosità in quota.

Il tutto ancora con assenza di precipitazioni localizzabili in fase previsionale.

Un primo impulso atlantico di debole intensità subentrerà sul Mediterraneo occidentale dalla serata di mercoledì 05 gennaio a cavallo con il giorno dell’Epifania.
Un fronte freddo determinerà un marcato calo delle temperature con conseguenti formazioni nuvolose associate a piogge più diffuse verso le coste tirreniche.
Tornerà la neve sull’Appennino Centrale inizialmente a quota superiori ai 1.500-1.600 metri (in calo possibilmente fino ai 1.400-1.300 metri nelle fasi più fredde). I fenomeni risulteranno deboli ed intermittenti per il progressivo allontanamento del vortice di bassa pressione sul Tirreno centrale con tendenza a dei rasserenamenti da giovedì.

Tale saccatura atlantica evolverà in una circolazione depressionaria in corrispondenza del Mar Tirreno meridionale, pertanto passate le piogge frontali maggiormente concentrate sulla Toscana e il Nord Italia l’aria risulterà più asciutta e fredda da giovedì 06 e venerdì 07 gennaio.
Nel giorno dell’Epifania vedremo ancora la presenza di parziali annuvolamenti, con sporadiche e residue precipitazioni che assumeranno carattere nevoso in alta montagna in un contesto termico prettamente invernale.

TENDENZA VERSO IL WEEKEND

Dal prossimo fine settimana la tendenza sarà delineata verso una permanenza dell’aria fredda di matrice artico-marittima.
Tuttavia ad essa saranno associate delle ondulazioni depressionarie che potrebbero ancora acconsentire dei fenomeni precipitativi sparsi su buona parte dell’Italia centrale e meridionale.

Per sabato 08 gennaio non dovrebbero esserci precipitazioni con la ripresa temporanea dell’alta pressione e del tempo stabile su tutto il Lazio.

Differentemente accadrà dalla seconda parte di domenica 09 gennaio e gli inizi della prossima settimana, dal momento in cui un nucleo di aria molto fredda potrebbe approfondirsi sul Tirreno centrale con rischio di piogge e nevicate perfino a bassa quota.

Una tendenza nel lungo termine che andrà confermata o ridimensionata con l’ausilio dei prossimi aggiornamenti ovviamente ritenuti più attendibili.

 

Per tutti i dettagli si rimanda ai bollettini meteo giornalieri e ai nostri canali social.

 

Giorgio Rotunno

Classe 1997, studia Meteorologia ed Oceanografia all’Università Parthenope. Da diversi anni si occupa soprattutto di osservare gli eventi temporaleschi che interessano il Lazio, svolgendo diverse attività previsionali. Entra a far parte ufficialmente di Meteo Lazio nel febbraio 2020.