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Cronaca Lazio

EMERGENZA CINGHIALI: 1 anno dall’aggressione alla signora con la spesa, la situazione potrebbe degenerare a ROMA e non solo

A Roma e nei comuni limitrofi i cinghiali sono diventati talmente tanti che continuano a spingersi nei centri della città in cerca di cibo.

Le riprese da tutto il Lazio stanno diventato virali, con branchi di cinghiali indisturbati nelle piazze centrali, nei parchi pubblici e sulle piste ciclabili con rischi anche per la circolazione.
Spesso vengono avvistati nei quartieri condominiali di Spinaceto e di rado possono presentare sfortunatamente forme di aggressività e predominanza, come accaduto alla signora l’anno scorso circondata e derubata della spesa il 14 maggio del 2021.

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Non bastano le segnalazioni per far fronte ad una situazione fuori controllo, data anche dalla pandemia che ha favorito la proliferazione indisturbata delle nuove cucciolate nel periodo tardo invernale e soprattutto primaverile tra il 2020-2021.

Lo scorso 5 maggio inoltre è stata individuata la presenza della peste suina non pericolosa per l’uomo, ma che in ogni caso ha portato un’ordinanza straordinaria per il contenimento dei cinghiali sulle aree settentrionali e occidentali della Capitale per evitare rischi di contagi alle aziende locali di bestiame.

Quella che sembrerebbe mancare al momento è proprio una vera e propria politica di contenimento di una razza non autoctona originaria dell’Est Europa. Le femmine rispetto al cinghiale italico in calore non seguono più un periodo in base alla stagionalità e possono partorire continuamente anche per due o tre volte l’anno.

Fortunatamente non ci sono tracce di peste suina in altre zone del Lazio, seppure molti branchi rispetto agli anni passati vengono spesso segnalati pure nei Parchi del Reatino e del Lazio meridionale tra i Monti Aurunci, Lepini e la Valle del Liri (FR) nei pressi delle località urbanizzate.

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