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Analisi meteo

1° PERTURBAZIONE DI DICEMBRE: ultimi temporali di stagione prima dell’inverno

Il maltempo ha colpito il Lazio nel primo weekend di dicembre, con piogge importanti e forti temporali.

La prima perturbazione di dicembre ha attraversato tutto il Mar Tirreno durante la notte di sabato 03/12 e le prime ore domenicali. Per il Lazio potrebbe trattarsi a tutti gli effetti degli ultimi transienti instabili dai connotati prettamente autunnali, almeno per quanto concerne l’intensità dei fenomeni temporaleschi registrarti e per l’instabilità atmosferica di rilievo per la stagione autunnale astornomica.

Il temporale è riuscito ad autoalimentarsi per molto tempo sulle acque tirreniche, parallelamente ad una linea convergente dei venti superficiali sovrapposti all’altezza del Grossetano e la Maremma Laziale.
Tutto sommato però i nuclei temporaleschi più intensi sono rimasti isolati poco al largo della costa laziale, con massimi apporti pluviometrici al suolo registrati su tutto l’Agro Romano e NW Pontino.

La rete di stazioni meteorologiche ha dato ottimi risultati durante tutta la fase del peggioramento, rilevando in tempo reale quelli che sono gli accumuli di pioggia giornalieri non solo nel cuore della Capitale, ma anche sulle restanti province del territorio regionale.

 

 

Ecco come si presentava la localizzazione dei fenomeni del composito radar della Protezione Civile all’ingresso del fronte di raffica dovuto al temporale, immortalato altresì nella tarda serata di sabato dinanzi al pontile di Anzio (RM) mediante la webcam di Vedetta:

 

 

 

Durante l’approdo le stazioni meteo e gli anemometri hanno registrato variazioni improvvise nella velocità del vento con raffiche massime di burrasca oltre i 70 km/h.
Qualche lieve danno è stato riscontrato alle porte di Roma per la caduta di alberi.

 

Tornando agli accumuli di pioggia giornalieri al termine della perturbazione chiudiamo con ben 114 mm nei quartieri Sud-occidentali di Roma Ostiense e zona Eur, con apporti
pluviometrici diffusamente sui 90-100 mm.
Le piogge a carattere di rovescio hanno riguardato principalmente i quartieri occidentali capitolini, comprese le località costiere dell’Agro Romano, laddove sono stati superati gli 85-90 mm fin verso i Colli Albani e la Pianura Pontina.

Il tutto senza troppi eccessi nonostante l’entità convettiva dei fenomeni, in quanto i rilievi al suolo sono stati ottimati solamente al transito della sezione più settentrionale del sistema temporalesco alla mesoscala, residuato al termine della serata sul Golfo di Gaeta e l’Arcipelago Campano.
In conclusione le precipitazioni nevose sono state di scarso rilievo con la quota neve collocata oltre i 1.700-1.800 metri s.l.m. dato un richiamo di venti meridionali più temperati e per tutto ciò aumento termico nei valori minimi notturni.

 

 

Domenica un secondo passaggio perturbato più modesto ha riguardato invece i bacini costieri Sud, questa volta con un maggiore afflusso di aria fredda in quota.
Data la presenza di valori termici piuttosto negativi in alta atmosfera e un temporale localizzato di fondoscala, non è mancato un rovescio di grandine che ha completamente imbiancato le spiagge e la città di Sabaudia (LT) nel tardo pomeriggio di domenica 04 dicembre.

 

L’intero rapporto post-evento è scaricabile anche in formato PDF al seguente link >>

Giorgio Rotunno

Classe 1997, studia Meteorologia ed Oceanografia all’Università Parthenope. Da diversi anni si occupa soprattutto di osservare gli eventi temporaleschi che interessano il Lazio, svolgendo diverse attività previsionali. Entra a far parte ufficialmente di Meteo Lazio nel febbraio 2020.