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Analisi meteo

I giorni della Merla rispetteranno la tradizione di essere i più freddi? Vediamo la tendenza

I giorni della Merla tradizionalmente sono i più freddi dell’anno, ma non è sempre così. Weekend in parte manovrato dall’aria artica almeno fino ai primi di febbraio.

La goccia fredda continua a ruotare indiscriminatamente sul bacino meridionale del Mediterraneo, inglobando parte dell’Italia, con sporadica nuvolosità associata a piogge sparse in un contesto termico prettamente invernale.
La residua nuvolosità sul Lazio entro la serata di sabato 28 gennaio si allontanerà progressivamente al largo del Tirreno centrale, lasciando spazio ad ampi rasserenamenti, più marcati dalla giornata di domenica 29.

Aumenteranno leggermente le temperature massime, soprattutto sulle principali pianure limitrofe alle zone costiere, dove si potrebbero toccare i 12-13°C tra Roma e Latina.
Altrove invece dal: Viterbese, Retino e Frusinate, nonostante i cieli sereni nelle ore centrali, si toccheranno i valori compresi tra i 7-10°C.

Minime localmente ancora sottozero nell’entroterra appenninico con gelate per l’inversione termica notturna.

I venti saranno deboli e variabili provenienti maggiormente dai quadranti Nord-orientali.

TENDENZA PROSSIMA SETTIMANA

Dagli ultimi giorni del mese e i primi di febbraio andremo verso un generale assestamento del maltempo.

Maltempo precedentemente connesso a più riprese sempre alla vecchia goccia fredda giunta sul Mediterraneo.
Da domenica difatti l’azione mitigatrice dell’anticiclone delle Azzorre si farà avvertire su buona parte della Penisola, con una stabilità che diverrà sempre più marcata dal 1° febbraio.
L’irruzione artica definita dai principali modelli previsionali, scivolerà plausibilmente più a NE lungo la cresta dell’alta pressione.
La spaccatura artica lambirà soltanto l’Italia settentrionale, raggiungendo i Balcani entro la metà della prossima settimana.
In tale scenario parte dell’Italia centrale, compreso il Lazio, resterà ai margini di questo impulso molto freddo.

Un minimo oscillamento del flusso perturbato Oltralpe potrebbe determinare in ogni caso una tenue deviazione delle correnti dal Golfo del Leone al Mar Ligure.
Pertanto qualora dell’aria fredda riuscisse a posizionarsi sui nostri mari occidentali, arrecherà una variazione del campo barico superficiale, con il possibile avviamento di una debole ciclogenesi orografica e una perturbazione in rapida formazione.
Tale ipotesi al momento è imprevedibile e andrà monitorata nei prossimi giorni.
Oltre a ciò la suddetta ciclogenesi potrebbe scemare rapidamente a ridosso della Corsica con pochi effetti a livello meteorologico.

Giorgio Rotunno

Classe 1997, studia Meteorologia ed Oceanografia all’Università Parthenope. Da diversi anni si occupa soprattutto di osservare gli eventi temporaleschi che interessano il Lazio, svolgendo diverse attività previsionali. Entra a far parte ufficialmente di Meteo Lazio nel febbraio 2020.