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Analisi meteo

Tendenza mensile Marzo 2023: come sarà la seconda parte del mese nel Lazio?

La tendenza mensile per capire l’andamento del mese di Marzo: come si evolverà la situazione nel medio-lungo termine?

Resoconto termo-pluviometrico per l’andamento del mese di Marzo 2023

Condizione media più probabile

  • Temperatura: Sopra la media
  • Precipitazioni: Vicine alla media
  • Pattern: anticiclone groenlandese; zonale; blocco scandinavo (1)

Condizione di nevosità più probabile

  • Pianura (0-300 mslm): assente
  • Collina (300-600 mslm): assente

Accumulo totale più probabile

  • Bassa montagna (600-1000 mslm): molto scarsa o assente (<5-10 cm)
  • Media montagna (1000-1500 mslm): nella norma o poco inferiore (<30 cm)
  • Alta montagna (>1500 mslm): nella norma (>50 cm)

Analisi sintetica per la proiezione mensile di Marzo 2023

Il mese di Marzo 2023 sarà condizionato dall’evento di indebolimento del vortice polare stratosferico (VPS) che porterà a più riprese dei forti cali di tensione zonale in alternanza a un ripristino della stessa. La fase attuale di anticiclone groenlandese evolverà rapidamente verso un ripristino della zonalità.

Le depressioni atlantiche favoriranno però l’arrivo di masse d’aria subtropicali e piogge poco significative con quota neve in rialzo oltre i 2000 metri sin verso metà mese. Tale situazione però non è destinata a durare: le masse artiche seppur ricompattate si assocerebbero a turning line di alta latitudine (2) lasciando spazio alla salita degli anticicloni sul nord Europa (ridge atlantico o blocco scandinavo).

Parziale ripristino del normale profilo zonale atteso nei prossimi giorni, che consentirà il ritorno di una turning line da metà mese.

Animazione: parziale ripristino della zonalità nei prossimi giorni che consentirà il ritorno di una turning line dopo metà mese.

Di conseguenza altre ondate di maltempo tenteranno di giungere sull’Italia, con quota neve spesso ancora oltre i 1500-1700 metri. La persistenza della MJO nella fase 1, in graduale indebolimento, si assocerà infatti ancora a pressioni più alte della norma sulla Groenlandia (1) con anomalia in graduale riassorbimento, e favorirà ancora frequenti ingerenze di depressioni atlantiche a richiamare aria mite oceanica verso l’Italia.

Non è da escludere comunque un episodio più rilevante con apporto di aria più fredda nordatlantica/artica e nevicate sin verso le zone collinari entro la fine del mese.  Le precipitazioni risulterebbero diffusamente in media, le temperature nettamente sopra per la natura spesso subtropicale delle masse d’aria, specie nei valori minimi che potranno portarsi spesso oltre i 10 gradi diffusamente. Gli episodi di freddo per il periodo saranno invece piuttosto brevi e non eccessivamente intensi.


Note:

  1. Nella sezione pattern si vuole dare una probabilità del pattern, anche noto come Weather Regime, più probabile. I pattern di riferimento sul settore euro-atlantico sono 4:

anticiclone groenlandese (associabile alla NAO-); zonale (associabile alla NAO+); promontorio atlantico (Atlantic Ridge); blocco scandinavo (Scandinavian Blocking). L’insieme di questi 4 pattern spiega il 55% della variabilità euro-atlantica e se ne cerca una loro frequenza di occorenza. La stagionale si basa dunque su queste 4 definizioni di pattern, i cui risvolti climatici su scala regionale continentale sono stati ampiamente studiati in letteratura. Una definizione ne viene data al seguente link

https://confluence.ecmwf.int/display/FUG/Regime+Charts

  1. I concetti di critical line e turning line sono strettamente legati al profilo latitudinale di vento zonale medio.

Nella normalità il vento zonale medio aumenta con la latitudine. Questo crea una variazione nell’ambiente in cui le onde di Rossby sono immerse, per un’onda che sale di latitudine. Se il vento zonale medio si fa troppo intenso, l’onda viene riflessa (tale latitudine di riflessione rappresenta una turning line). è possibile osservare gli anticicloni salire di latitudine e la loro ascesa venir bloccata dal passaggio di profonde vorticità polari. Viceversa se il vento zonale medio si indebolisce salendo di latitudine, è possibile trovare una critical line, una latitudine alla quale, se raggiunta dall’anticiclone, questo si rompe provocando quello che in gergo viene chiamato “taglio alla radice” dell’anticiclone che si è elevato di latitudine. Alla formazione di una critical line segue dunque l’isolamento di un’alta pressione polare.

Di conseguenza se il vortice polare è molto debole e si associa ad un vento zonale medio piuttosto basso o persino invertito salendo di latitudine si formerà una critical line che solitamente si associa ad un pattern di NAO negativa, con l’isolamento di una cellula anticiclonica sulla Groenlandia. Questo si combina con il numero d’onda elevato che caratterizza una condizione di vento zonale medio debole. Le onde corte hanno velocità di gruppo positiva e viaggiano dunque da ovest verso est, questo si traduce in un moto verso est delle depressioni atlantiche. I pattern di Atlantic Ridge e Scandinavian Blocking che incontrano una critical line si portano dunque generalmente sulla Groenlandia

Se il vortice polare ha una struttura regolare (vento zonale medio che aumenta salendo di latitudine) ma senza essere più forte della norma, le onde che viaggiano verso nord incontrano una turning line oltre i 70 nord che blocca la salita dell’anticiclone alle latitudini subpolari, da cui la formazione dei pattern di Atlantic Ridge o Scandinavian Blocking. Questo si combina con un numero d’onda basso (compreso tra 2 e 4) che caratterizza una situazione di vento zonale medio vicino alla norma e la velocità di gruppo è negativa. Questi pattern evolvono solitamente da est ad ovest, e lo Scandinavian Blocking evolve in un Atlantic Ridge

Se il vortice polare è molto forte e il vento zonale medio è intenso, la turning line scende di latitudine all’Europa centrale (fino a 50-60 nord) e la riflessione d’onda blocca gli anticicloni sull’Europa meridionale, da cui il pattern di NAO+. Tale scenario ha numero d’onda 1 o anche prossimo allo 0, è lineare e l’attività d’onda è assente.

DISCLAIMER:

Questa previsione vuole dare un’indicazione probabilistica di cosa potrebbe avvenire, infatti solo i calcolatori sono in grado di darci l’esatto risultato finale e calcolare con precisione l’interazione tra tutte le forzanti climatiche in gioco

Claudio Giulianelli