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Giro d’Italia 2023:riepilogo finale

E’ calato il sipario sull’edizione numero 106 del Giro d’Italia dopo una lunga fatica di tre settimane con i corridori che hanno percorso 3.489,2 chilometri e affrontato un dislivello totale di 51.400 metri. Ha vinto con pieno merito lo sloveno Primoz Roglic che ha preceduto di 14” il britannico Geraint Thomas, di 1’15” il portoghese Joao Almeida e di 4’40” un ottimo Damiano Caruso.

L’ultima tappa del Giro corsa nella suggestiva cornice di Roma è stata vinta in volata sui Fori Imperiali in volata dal 38enne Mark Cavendish, che ha trovato l’acuto proprio alla fine, al suo ultimo sprint in carriera al Giro. A fine stagione, infatti, il britannico si ritirerà dall’attività agonistica come lui stesso ha annunciato nei giorni scorsi. La tappa è stata molto scenografica facendo ammirare a tutto il mondo la meravigliosa Roma e il litorale laziale.

Dunque, si chiude un Giro particolarmente segnato dal forte maltempo e dal freddo che ha imperversato sulla corsa per quasi tutte e 3 le settimane e che ha causato tanti ritiri tra casi Covid e le molte cadute. Alcuni corridori hanno dichiarato che alla discesa del passo del Sempione non avevano mai sentito così freddo prima. In totale si sono ritirati ben 51 dei 176 corridori al via.

Tutti quelli che invece sono arrivati al traguardo finale vanno applauditi e andrebbero premiati.

A proposito di premiazioni, oltre alla maglia rosa Roglic , a Thomas e Almeida che hanno completato il podio, sono state assegnate definitivamente anche le altre maglie: quella ciclamino, della classifica a punti, è stata vinta dal bravissimo Jonathan Milan

; quella azzurra, di migliore scalatore, è andata al francese Thibaut Pinot

; infine la maglia bianca, di miglior giovane, è stata assegnata a Joao Almeida.

Da segnalare che per la prima volta nella storia del Giro il presidente della Repubblica ha consegnato direttamente al vincitore il trofeo della manifestazione.

Detto questo, non ci resta che fare i compimenti ai corridori per l’impegno che hanno mostrato durante tutte le tappe, alcune delle quali corse in condizioni meteorologiche proibitive.  Chiusa questa edizione, già si pensa alla prossima. La macchina organizzativa del Giro 2024 si è già messa in movimento.

Andrea Barchiesi