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Analisi meteo

Resoconto climatico stagione estiva 2023 sul Lazio

Il resoconto evidenzia le problematiche legate all’andamento della stagione estiva, con uno sguardo alla tendenza a lungo termine redatta ad inizio stagione

Estate 2023: Picchi di Caldo e Pause Fresche nel Lazio

La stagione estiva 2023 è stata caratterizzata da picchi di caldo molto intenso (come vedremo più avanti) alternati a rare pause fresche. Tale andamento è stato incarnato in particolar modo del mese di Agosto 2023, in cui l’ondata di calore a cavallo tra seconda e terza decade ha fatto seguito a giornate insolitamente “fresche” per il periodo come non accadeva da qualche anno per il Lazio, e da un peggioramento più tipico di ottobre inoltrato a fine mese; questo ha permesso che il mese appena trascorso risultasse caldo ma senza eccessi.
Nella tendenza stagionale che avevamo pubblicato tempo fa si era parlato di un’Estate 2023 come una stagione a 2 velocità, specie in Agosto così è stato con un’altalena termica discretamente bilanciata. C’è però da notare che ci sono state variazioni rispetto a quanto ci si aspettava nella tendenza, dove infatti si pensava ad un alternarsi dell’anticiclone delle Azzorre a quello africano.

Variazioni climatiche: la presenza dell’anticiclone delle Azzorre ed il caldo 2023

L’anticiclone delle Azzorre è stato molto presente in Europa nel mese di Giugno 2023, con ondate di maltempo sul Mediterraneo in un contesto di sostanziale media termica. Ci si aspettava dunque delle pause al caldo meno incisive di quelle avvenute in Agosto e anche con più instabilità. Invece gli affondi atlantici sono risultati incisivi in termini di freddo e non di piogge.
 
Questo è avvenuto per una variazione dello scenario globale a livello circolatorio rispetto a quanto da noi atteso. Infatti l’anticiclone delle Azzorre dopo il 20 Giugno è venuto a mancare, mentre delle depressioni atlantiche costantemente attive hanno portato spesso gli anticicloni a latitudini polari, tra il nord della Norvegia e la Groenlandia. Questo schema “ribaltato”, con ciclogenesi alle medie latitudini e anticicloni polari, ha amplificato il gradiente di pressione sull’Europa centro meridionale, dando forza alla fascia degli anticicloni subtropicali. Inoltre l’abbassamento del flusso atlantico di latitudine provoca anche un rilascio di calore da parte degli oceani che a partire dal mese di Luglio è stato ingente. In Primavera le temperature globali degli oceani si sono piantate su livelli estremi per settimane, e non appena c’è stata l’occasione una parte (e sottolineo, solo una parte) di questa enorme quantità di energia è stata riversata in atmosfera, facendo aumentare le temperature sotto ondata di calore in modo spropositato. Basti pensare che tra Sardegna e Sicilia lo scorso Luglio sono stati raggiunti i +48°C, valore a soli 8 decimi dal record assoluto europeo di Siracusa Floridia, nel catanese, registrato appena 2 anni fa!
In tal contesto la fascia degli anticicloni subtropicali è sempre rimasta molto forte e compatta, e quando si è fatta da parte ha lasciato totalmente campo libero alle depressioni sull’Europa centrale di invadere il Mediterraneo con tutto il loro carico di aria fresca. Le due masse d’aria in sostanza, quella subtropicale e quella più “nordica”, non si sono mai mescolate, cosa che accade invece con l’anticiclone delle Azzorre. Un caso analogo è l’Estate 2012, in cui a metà Luglio ci fu un anomala sfuriata di tramontana “fredda” per il periodo ma con precipitazioni scarsissime sul settore tirrenico.

Tendenza stagionale estate 2023: la lotta tra El Nino e La Nina

Non ci si aspettava un anticiclone delle Azzorre onnipresente, ma neanche totalmente assente. Come detto nelle precedenti tendenze mensili e in alcuni post riassuntivi, ci si aspettava un aumento del momento angolare globale durante l’Estate come era successo in Primavera a causa dell’El nino in arrivo, che avrebbe dunque portato l’anticiclone delle Azzorre a spanciare verso l’Europa in un contesto zonale con basse pressioni alle latitudini polari. Invece El nino ha avuto difficoltà ad farsi spazio e mano mano col passare dei giorni le proiezioni di momento angolare globale venivano viste sempre al ribasso, testimoniando invece la presenza di scambi meridiani e la formazione di anticicloni polari secondo uno schema più tipico de La nina, il fenomeno opposto a El nino che ci siamo lasciati alle spalle nei mesi scorsi. Questo il motivo alla base di una variazione rispetto a quanto atteso. Nelle prime 3 immagini ecco 3 proiezioni di CFS per il momento angolare globale, rivisto sempre al ribasso nel breve periodo.
 
Il leit motiv dell’Estate 2023 inoltre prosegue nel corso dei prossimi giorni, ma ci sono segnali di una ripresa della zonalità e presumibilmente del momento angolare almeno nel nord emisfero. Contestualmente stiamo avendo un ritorno dell’anticiclone delle Azzorre in Europa, proprio nel momento in cui ci si aspetterebbe le prime abbondanti piogge autunnali la porta atlantica sembra chiudersi. Dell’autunno 2023 parleremo nelle tendenze in uscita a breve.
Nell’immagine sottostante, la classifica dei mesi di Luglio più caldi (grafico a barre). Il 2023 vede un aumento fuori scala. 

Claudio Giulianelli