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Analisi meteo

Focus meteo sull’imminente irruzione fredda: l’inverno prende forma, con il ritorno della neve anche sul Lazio

Dal weekend dell’Epifania è attesa un’irruzione artica in corrispondenza delle basse latitudini europee, con ripercussioni anche sull’Italia.

Nella prima settimana dell’anno le correnti atlantiche cominciano a presentare delle ondulazioni più dinamiche sull’Europa centrale, con qualche asse dislocato in parte verso l’Italia settentrionale, e dal prossimo fine settimana sul Mediterraneo occidentale.
Si preannunciano le condizioni per un cambio circolatorio generale, dopo un lungo periodo di blocco del tutto anticiclonico, con temperature ben oltre la media stagionale.
Avremo l’ingresso di una perturbazione, spinta da tese correnti nord-occidentali costituite da aria più fredda, che da sabato notte e le prime ore di domenica 7 gennaio, dovrebbe subentrare lentamente a ridosso delle regioni centrali italiane, con una rotazione dei venti da Tramontana a Grecale entro lunedì 8 gennaio.
Dal momento in cui la depressione si allontanerà verso il sud Italia, l’aria fredda superficiale entrerà bruscamente da NNE, continuando a dominare il quadro meteorologico anche agli inizi della prossima settimana, determinando in aggiunta un marcato calo termico totale anche di -7/-8°C rispetto ai valori anomali positivi precedenti (in temperature al di sotto della norma tra i -2/-4°C).

FENOMENI PRECIPITATIVI ATTESI DURANTE IL WEEKEND

Le prime precipitazioni piovose cominceranno a riguardare il nostro territorio regionale da venerdì, con la parte prefrontale del sistema perturbato, associato principalmente a correnti meridionali, con nubi medio-basse e piogge intermittenti da moderata a forte intensità.


Una seconda fase del peggioramento proseguirà tra la giornata di sabato e domenica, quando il minimo di bassa pressione attraverserà tutte le regioni centrali dal Mar Tirreno, con la traslazione della circolazione ciclonica in direzione dell’Adriatico meridionale.
Specie da sabato pomeriggio e durante le ore serali, le piogge diverranno più diffuse su buona parte del territorio, con possibili fenomeni piovosi a carattere di rovescio, unitamente a qualche breve temporale.
Sul Lazio il calo termico più rilevante avverrà dal primo pomeriggio di domenica, con i primi fenomeni nevosi attesi in montagna al di sopra dei 1200-1300 metri di elevazione: sui Monti Reatini, del Cicolano, Simbruini e i pendii della Meta.
Nel corso del pomeriggio/sera la quota neve è destinata a calare, localmente fin sui 1.000-1.100 metri di altezza, esclusivamente nell’entroterra laziale, sui versanti più esposti a Nord del Cicolano (RI), Lucretili (RM) e Alta Ciociaria (FR).
Fino alle prime ore di lunedì 8 gennaio gli accumuli nevosi più ragguardevoli dovrebbero depositarsi al suolo solo in alta montagna al di sopra dei 1.200-1.300 metri. Non escludendo fenomeni di neve mista a pioggia o di graupel fin su 900 metri, soprattutto durante le precipitazioni più intense.

TENDENZA PROSSIMA SETTIMANA

L’aria fredda di origine artica rimarrà collocata sul nostro territorio anche agli inizi della prossima settimana.
Resta da valutare attentamente l’evoluzione meteo per la fine della prima decade mensile (9-10 gennaio).
Un secondo e debole impulso perturbato potrebbe comportare l’organizzazione di nuovi fenomeni precipitativi, con possibilità di nevicate anche ai livelli collinari sulle regioni centrali, in un contesto tipicamente invernale e nella norma, senza particolari eccessi, tali da preludere un’ondata di gelo al momento da escludere.

Giorgio Rotunno

Classe 1997, studia Meteorologia ed Oceanografia all’Università Parthenope. Da diversi anni si occupa soprattutto di osservare gli eventi temporaleschi che interessano il Lazio, svolgendo diverse attività previsionali. Entra a far parte ufficialmente di Meteo Lazio nel febbraio 2020.