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Analisi meteo

Ripresa invernale: irruzione artica in arrivo e calo delle temperature. I dettagli

La variabilità stagionale prosegue, caratterizzata da irruzioni fredde alternate a modeste fasi piovose.

Nonostante l’attuale scarsità di neve, le temperature rimangono insolitamente miti per il periodo. Una linea di alta pressione domina le regioni centro-meridionali della penisola, mentre l’aria polare si dirige verso l’Europa orientale, partendo dalle Isole Britanniche. Le correnti atlantiche perturbate si dirigono verso la Penisola Iberica e portano un vasto fronte freddo, che avanzerà nel Mediterraneo occidentale da mercoledì pomeriggio.

Questo fronte freddo raggiungerà i mari occidentali italiani tra mercoledì notte e la mattina di giovedì 18 gennaio, attraversando rapidamente anche gran parte del Lazio. Le correnti superficiali, prevalentemente meridionali, ruoteranno a Ponente tra mercoledì sera e notte. Dalle ore pomeridiane di mercoledì, si attendono piogge diffuse, da moderate a localmente forti, con possibili temporali, specialmente in serata vicino alle località costiere laziali. I fenomeni piovosi continueranno anche giovedì, con piogge più persistenti nell’entroterra laziale a causa dell’orografia appenninica. Tuttavia, nelle pianure vicino alla costa, non mancheranno schiarite timide. Le temperature subiranno un leggero aumento, con massime intorno ai 18°C e minime notturne sui 13-14°C a livello del mare. I venti superficiali, prevalentemente da SSW, faranno sì che la neve cada solo oltre i 2100-2200 metri di altitudine. Anche sui principali comprensori di alta montagna (oltre i 1.500-1.800 m), le temperature minime, almeno fino a venerdì pomeriggio, dovrebbero rimanere sopra i 5°C.

CAMBIO DI CIRCOLAZIONE PREVISTO PER L’INIZIO DEL WEEKEND.

Nelle prime ore di sabato 20 gennaio, le correnti artiche molto fredde, spostando la perturbazione verso il Mediterraneo orientale, raggiungeranno l’Italia. Questo causerà un brusco calo delle temperature, anche di -6/-7°C rispetto ai valori precedenti. Prevale una ventilazione di Tramontana e/o Grecale su tutta l’Italia centrale, con venti di ricaduta da NNE su gran parte dell’entroterra laziale e sulle zone costiere.

FENOMENI PRECIPITATIVI PREVISTI

Le precipitazioni, stimate tra venerdì notte e sabato mattina, tenderanno probabilmente a trasformarsi in neve, soprattutto in montagna. Si prevedono nevicate possibili fino alle aree subappenniniche sotto i 1100-1200 metri di altezza, particolarmente nelle zone più esposte a nord, come Reatino, Leonessano e Amatrice, nonché nelle località montuose dell’alta Ciociaria e le alture della Meta al confine Molise. Le precipitazioni saranno più insistenti sui versanti del medio-basso Adriatico, dove le temperature potrebbero calare anche di -8/-10°C rispetto ai valori precedenti, in un freddo più accentuato rispetto al versante tirrenico a causa della maggiore esposizione alle fredde correnti settentrionali. Solamente sull’Appennino centrale, in presenza di precipitazioni, la neve potrebbe scendere fino a 900-800 metri, specialmente da sabato pomeriggio.

Domenica l’aria sarà stabile, secca e fredda, con persistenza di venti nord-orientali. I cieli su tutto il Lazio si presenteranno sereni o con qualche leggera nube alta di passaggio.

TENDENZA METEO PROSSIMA SETTIMANA

Le condizioni meteorologiche rimarranno stabili e asciutte anche durante la giornata di lunedì 22 gennaio. Da martedì 23, è previsto un aumento della copertura nuvolosa, con cieli che varieranno da molto nuvolosi a coperti. La pressione atmosferica aumenterà, portando temperature in rialzo e umidità più elevata. La settimana potrebbe proseguire sotto l’influenza di una nuova e anomala ondata di alta pressione, con anomalie termiche positive ben oltre la norma, di +8/+10°C. L’inverno continuerà a presentare sfumature assai variabili, con una certa difficoltà nel mantenere un clima tipico della stagione. Queste variazioni mettono in evidenza la complessità e l’imprevedibilità delle condizioni meteorologiche invernali oggigiorno, sfidando le previsioni e le aspettative stagionali, anche nel breve termine.

Giorgio Rotunno

Classe 1997, studia Meteorologia ed Oceanografia all’Università Parthenope. Da diversi anni si occupa soprattutto di osservare gli eventi temporaleschi che interessano il Lazio, svolgendo diverse attività previsionali. Entra a far parte ufficialmente di Meteo Lazio nel febbraio 2020.