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Analisi meteo

Tendenza meteo Maggio 2024: tra instabilità ed i primi assaggi estivi?

Resoconto termo-pluviometrico per l’andamento di Maggio 2024 

Condizione media più probabile

  • Temperatura: sopra la media
  • Precipitazioni: in media
  • Pattern: anticiclone groenlandese, zonale (1)

Accumulo totale più probabile di neve

  • Bassa montagna (600-1000 mslm):  assente
  • Media montagna (1000-1500 mslm): assente
  • Alta montagna (>1500 mslm): neve molto scarsa o assente (<5 cm)

Analisi sintetica per la proiezione della primavera 2024

Primavera verso le fasi conclusive

La transizione dalla primavera all’estate porta con sé una serie di schemi atmosferici che si sono ripetuti nei mesi precedenti. Ad inizio mese, un peggioramento di matrice atlantica ha introdotto un clima mite, portando le temperature al di sotto della media tipica per il mese di maggio. Tuttavia, la persistenza di circolazioni cicloniche in oceano favorirà il richiamo dell’anticiclone subtropicale sull’Europa occidentale, confermando lo schema già presentato nelle proiezioni stagionali.

Scenario prima e terza decade di Maggio – tendenza meteo Maggio 2024 – meteoregionelazio.it

Tendenza per il mese di maggio 2024

La proiezione per la prima e terza decade di maggio indica una possibile permanenza delle temperature in media o poco sopra la norma. Tuttavia, una variazione di questo scenario potrebbe verificarsi nella seconda decade, qualora si formasse un anticiclone sul mar del Labrador. In questo caso, il promontorio subtropicale sposterebbe la sua influenza verso il Mediterraneo centro-orientale, consentendo alle masse d’aria calda di origine africana di estendersi sul Mediterraneo centrale.

Una variazione a tale scenario è possibile nella seconda decade nel caso in cui sul mar del Labrador venga di nuovo a formarsi un anticiclone. In tal caso il promontorio subtropicale sposterebbe la sua roccaforte sul Mediterraneo centro-orientale. Masse d’aria calda di origine africana in tal frangente possono spingersi dall’Algeria sul Mediterraneo centrale.

Fine primavera 2024: possibili ondate di caldo in arrivo, ma anche instabilità

In virtù delle analogie teleconnettive con il 2016 e dell’influenza residua di El Niño, è plausibile attendersi un’ondata di calore anche nel corso del mese di maggio. Tuttavia, gli effetti di tale ondata potrebbero essere attenuati dalla presenza di venti umidi di libeccio e dalla presenza di nuvolosità stratiforme e polveri sahariane. Le caratteristiche di questa possibile ondata di calore saranno oggetto di ulteriori valutazioni in sede previsionale.

Per quanto riguarda la terza decade, al momento non emergono segnali chiari, ma sembra esclusa la possibilità di un caldo duraturo, con temperature che potrebbero rientrare nella norma, accompagnate da instabilità a ciclo diurno per circolazione ciclonica dai quadranti orientali.

 


Note:

  1. Nella sezione pattern si vuole dare una probabilità del pattern, anche noto come Weather Regime, più probabile. I pattern di riferimento sul settore euro-atlantico sono 4: anticiclone groenlandese (associabile alla NAO-); zonale (associabile alla NAO+); promontorio atlantico (Atlantic Ridge); blocco scandinavo (Scandinavian Blocking). L’insieme di questi 4 pattern spiega il 55% della variabilità euro-atlantica e se ne cerca una loro frequenza di occorrenza. La stagionale si basa dunque su queste 4 definizioni di pattern, i cui risvolti climatici su scala regionale continentale sono stati ampiamente studiati in letteratura. Una definizione ne viene data al seguente link https://confluence.ecmwf.int/display/FUG/Regime+Charts
  2. I concetti di critical line e turning line sono strettamente legati al profilo latitudinale di vento zonale medio. Nella normalità il vento zonale medio aumenta con la latitudine. Questo crea una variazione nell’ambiente in cui le onde di Rossby sono immerse, per un’onda che sale di latitudine. Se il vento zonale medio si fa troppo intenso, l’onda viene riflessa (tale latitudine di riflessione rappresenta una turning line). è possibile osservare gli anticicloni salire di latitudine e la loro ascesa venir bloccata dal passaggio di profonde vorticità polari. Viceversa se il vento zonale medio si indebolisce salendo di latitudine, è possibile trovare una critical line, una latitudine alla quale, se raggiunta dall’anticiclone, questo si rompe provocando quello che in gergo viene chiamato “taglio alla radice” dell’anticiclone che si è elevato di latitudine. Alla formazione di una critical line segue dunque l’isolamento di un’alta pressione polare. Di conseguenza se il vortice polare è molto debole e si associa ad un vento zonale medio piuttosto basso o persino invertito salendo di latitudine si formerà una critical line che solitamente si associa ad un pattern di NAO negativa, con l’isolamento di una cellula anticiclonica sulla Groenlandia. Questo si combina con il numero d’onda elevato (superiore a 5) che caratterizza una condizione di vento zonale medio debole. Le onde corte hanno velocità di gruppo positiva e viaggiano dunque da ovest verso est, questo si traduce in un moto verso est delle depressioni atlantiche (wave-breaking ciclonici). I pattern di Atlantic Ridge e Scandinavian Blocking che incontrano una critical line si portano dunque generalmente sulla Groenlandia evolvendo in una NAO negativa. Se il vortice polare ha una struttura regolare (vento zonale medio che aumenta salendo di latitudine) ma senza essere più forte della norma, le onde che viaggiano verso nord incontrano una turning line oltre i 70 nord che blocca la salita dell’anticiclone alle latitudini subpolari (wave-breaking anticiclonici), da cui la formazione dei pattern di Atlantic Ridge o Scandinavian Blocking. Questo si combina con un numero d’onda basso (compreso tra 2 e 4) che caratterizza una situazione di vento zonale medio vicino alla norma e la velocità di gruppo è negativa. Questi pattern evolvono solitamente da est ad ovest, e lo Scandinavian Blocking evolve in un Atlantic Ridge. Se il vortice polare è molto forte e il vento zonale medio è intenso, la turning line scende di latitudine all’Europa centrale (fino a 50-60 nord) e la riflessione d’onda blocca gli anticicloni sull’Europa meridionale, da cui il pattern di NAO+. Tale scenario ha numero d’onda 1, è lineare e l’attività d’onda è assente. Il concetto di critical e turning line è valido anche in riferimento al profilo altitudinale di vento zonale medio.

DISCLAIMER:

Questa previsione vuole dare un’indicazione probabilistica di cosa potrebbe avvenire, infatti solo i calcolatori sono in grado di darci l’esatto risultato finale e calcolare con precisione l’interazione tra tutte le forzanti climatiche in gioco

Claudio Giulianelli