Inverno 2025/2026: prime prospettive per la stagione in vista
Inverno 2025/2026 – L’analisi dell’incice EA mostra un trende crescente da decenni, sintomo di un condizionamento più crescente delle correnti sub-tropicali
Inverno 2025/2026 e clima del nuovo anno: analisi dell’indice EA e prospettive climatiche
L’indice EA (East Atlantic) rappresenta uno dei principali indicatori della circolazione atmosferica sull’Europa e misura l’alternanza tra fasi dominate da correnti miti sud-occidentali (EA positivo) e fasi influenzate da flussi freddi nord-orientali (EA negativo).
L’analisi della serie storica mostra un trend positivo persistente negli ultimi decenni, segnale di un graduale rafforzamento dell’influenza subtropicale sul clima europeo e mediterraneo.
Un trend climatico in crescita costante

L’elaborazione statistica dei valori medi annui dell’indice EA dal 1950 evidenzia una crescita media di circa 2 punti per secolo. Ciò implica che, mantenendo il ritmo attuale, l’indice medio annuo potrebbe superare il valore di +3 entro la fine del secolo, rispetto all’attuale media di circa +1.
Il test di significatività della pendenza conferma che la tendenza risulta statisticamente rilevante, escludendo che possa trattarsi di una semplice variabilità casuale. Si tratta quindi di un trend climatico strutturato, coerente con il generale riscaldamento osservato sul continente europeo.
Implicazioni sul clima mediterraneo
Un indice EA medio annuo positivo indica un progressivo rafforzamento dell’anticiclone subtropicale africano sull’Europa centro-meridionale.
In prospettiva, valori superiori a +2 comporterebbero un aumento della frequenza e durata delle ondate di calore, un allungamento della stagione estiva (con mesi come maggio, settembre e parte di ottobre caratterizzati da anomalie positive di temperatura) e una diminuzione degli intervalli freddi significativi.
Prospettive per il 2026: possibile attenuazione temporanea
Il 2026 potrebbe rappresentare una parentesi di attenuazione parziale del trend caldo, in relazione alla prevista fase di La Niña nel Pacifico tropicale, fenomeno che tende a favorire una circolazione più ondulata e intrusioni fredde in Europa.
Le elaborazioni attuali suggeriscono un possibile abbassamento temporaneo dell’indice EA rispetto ai valori del biennio precedente, pur mantenendosi su livelli positivi e dunque in linea con le medie elevate del periodo 2017–2023.
Negli anni con valori simili (2017, 2021, 2023) si sono osservati episodi di caldo intenso e persistente, alternati tuttavia a brevi fasi fredde anche nei mesi invernali, in grado di determinare episodi nevosi fino a quote medio-basse.
Una dinamica analoga potrebbe ripetersi nel corso dell’inverno 2025/2026, con un quadro complessivo dominato da variabilità elevata e prevalenza di condizioni miti e anticicloniche.