Irruzione artica in corso: piogge e soprattutto nevicate in montagna nel Lazio durante il weekend, tutti i dettagli meteo
Dalla notte di venerdì e per tutto il fine settimana è atteso un brusco calo termico, con l’entrata di tese correnti di Grecale e quota neve in calo, con una situazione meteo piuttosto movimentata anche dalla prossima settimana
Dall’inizio della settimana è attivo un flusso di correnti artiche diretto verso l’Europa centrale.
Le più recenti immagini satellitari evidenziano un avvicinamento di tale flusso alla barriera alpina centrale, con una conseguente deviazione verso la Francia e, in misura minore, in direzione delle Alpi orientali e della Slovenia.
È molto probabile che queste correnti, a tratti molto fredde, riescano a penetrare bruscamente attraverso la Valle del Rodano, intensificando i gradienti termici per via dell’ingresso di aria artico-marittima, generalmente non tipica delle nostre latitudini per tale portata.
Le dinamiche atmosferiche che potrebbero attivarsi subiranno rapide evoluzioni nel brevissimo periodo. Una volta che il canale dell’aria fredda resterà stabilmente aperto verso il Mediterraneo centrale, sarà difficile stabilire con precisione l’entità e la localizzazione delle nevicate oltre le 24-36 ore.
Si tratta, infatti, della prima ondata di freddo precoce e, quando tali eventi si verificano al di fuori della stagione invernale, i modelli previsionali tendono a presentare margini di incertezza e, talvolta, vere e proprie inesattezze, che è fondamentale riconoscere e considerare.
A partire da questo necessario presupposto, proveremo ad approfondire, nei limiti del possibile, quanto ci attenderà a livello regionale nel fine settimana, con uno sguardo orientativo anche alla prossima settimana e alla fine del mese.
METEO NEVE – VENERDÌ 21 NOVEMBRE
Da venerdì 21 novembre, l’ingresso di intense correnti di Maestrale attraverso la Valle del Rodano favorirà l’approfondimento di una nuova circolazione ciclonica orografica nei pressi del Mar Ligure, che resterà attiva almeno fino alle ore tardo-serali/notturne dello stesso giorno.
Le nevicate, persistenti e abbondanti, tenderanno a concentrarsi sul settore alpino occidentale, in particolare sulle Alpi Marittime.
In serata, i fenomeni nevosi raggiungeranno anche le zone collinari più basse e le pianure piemontesi prossime al confine con la Liguria, così come parte dell’Emilia-Romagna occidentale.
Per quanto riguarda le regioni centrali tirreniche, nella giornata di venerdì saranno ancora interessate da una ventilazione sud-occidentale in quota (Libeccio), con temperature non ancora favorevoli ad accumuli nevosi sotto i 1200-1400 metri.
Almeno fino al tardo pomeriggio/sera, dai 1000 metri circa nell’entroterra subappenninico, le temperature si manterranno intorno ai 3-4°C, risultando più elevate sui rilievi antiappenninici della Sabina Romana, Campagne Romane e Lazio meridionale verso il mare.
METEO NEVE – SABATO 22 NOVEMBRE
Dalla notte tra venerdì e sabato mattina, il flusso di aria artico-marittima verrà convogliato sul Mediterraneo occidentale e sospinto verso ESE dal nucleo ciclonico in movimento tra Corsica e Mar Tirreno settentrionale. Questo causerà precipitazioni più forti e diffuse, localmente a carattere temporalesco, in prossimità delle coste laziali.
In questa fase, dai 2000-3000 metri circa di altitudine, i venti inizieranno a cambiare direzione, risultando in parte Sciroccali, accompagnati da infiltrazioni di aria via via più fredda da ovest, rilevabili già dai 1500 metri di quota.
Parallelamente, si prevede l’attivazione di una seconda circolazione ciclonica, più isolata, collocata sul medio versante Adriatico (evidenziata come 2° area di bassa pressione sopra nell’immagine). Quest’ultima favorirà l’ingresso di intensi venti di Bora dai quadranti nord-orientali verso le regioni centro-settentrionali italiane, entro la tarda mattina di sabato. Venti di Grecale, più secchi e provenienti da nord-est, tenderanno probabilmente a limitare i fenomeni precipitativi sulle aree appenniniche centrali del Lazio, dove i rovesci saranno più isolati e/o circoscritti, soprattutto nel pomeriggio di sabato e in serata.
FOCUS NEVE
Le precipitazioni inizieranno ad assumere carattere nevoso già dalla mattinata di sabato, intorno ai 1000 metri di altitudine, con quota neve in progressivo calo soprattutto nel settore nord-orientale dell’entroterra reatino, oltre i Monti Reatini, nel versante di Leonessa e Amatrice, ai piedi del massiccio montuoso della Laga.
In queste zone, sono possibili accumuli da deboli a moderati fino a quote alto collinari (800-900 metri), non escludendo durante le precipitazioni più intense nevicate miste a pioggia o di neve bagnata puntualmente a quote <700-800 metri, seppure con accumuli temporanei o nulli.
Nel Cicolano, le probabilità di precipitazioni sono più basse; tuttavia, non si escludono fiocchi di neve bagnata o mista a pioggia dagli 850-900 metri, sebbene con accumuli scarsi o assenti.
Accumuli tra i 15 e i 30 cm sono invece attesi sulle alture dei Simbruini, (inclusa la zona di Campo Staffi e del Rifugio Viperella) e nell’area dei Tre Confini, a ridosso delle Mainarde, tra Lazio, Abruzzo e Molise, ben oltre i 1000-1200 metri.
La probabilità di nevicate diminuirà sui rilievi subappenninici, come i Lucretili e Prenestini, così come sui massicci anti-appenninici dei Lepini e Aurunci nel basso Lazio, dove si registrerà un gradiente termico non uniforme a causa della prevalente ventilazione meridionale.
In queste aree, le temperature difficilmente scenderanno sotto i 2°C dai 900 metri in su per tutta la giornata di sabato.
Un’eccezione potrebbe verificarsi nelle ore notturne, a cavallo tra sabato e domenica, con l’ingresso più marcato del Grecale da ENE, più freddo e secco, che potrebbe favorire deboli rovesci nevosi sparsi anche a quote inferiori.
Si tratterà comunque di fenomeni isolati, di breve durata e di scarsa rilevanza, con possibile comparsa di fiocchi fin dagli 800 metri di quota. Residue precipitazioni nevose potranno interessare le colline della Tuscia Viterbese, con qualche fiocco occasionale sulle cime dei Cimini e al confine con la Toscana a ridosso dell’Antiappennino toscano alle medesime quote.
In conclusione, nelle fasi iniziali del peggioramento saranno possibili rovesci di graupel a quote basso collinari o prossime alla pianura.
EVOLUZIONE DOMENICA 23 NOVEMBRE E TENDENZA METEO GENERALE PROSSIMA SETTIMANA
Domenica è atteso un calo termico sia nei valori minimi che massimi, con temperature che non supereranno i 10-11°C nelle ore centrali sulle principali pianure laziali.
I venti resteranno prevalenti dai quadranti nord-orientali.
Dal sera di domenica è previsto un nuovo impulso perturbato in arrivo da ovest a ridosso del Mar Tirreno, che richiamerà nuovamente una ventilazione meridionale di Libeccio, in successiva rotazione da Ponente solo a partire dal pomeriggio di martedì 25 novembre.
Massima attenzione alla giornata di lunedì 24, quando saranno possibili precipitazioni diffuse e persistenti, localmente a carattere temporalesco lungo le coste laziali, in particolare sul litorale romano e pontino, oltre che sulle pianure interne adiacenti: Agro Romano, Agro Pontino e Campagne Romane.
Si prevedono oltre 24 ore di precipitazioni continue, localmente a carattere di rovesci o nubifragi, che potrebbero generare criticità idrauliche e idrogeologiche.
La situazione sarà da monitorare con attenzione, soprattutto per valutare l’evoluzione riguardo la stazionarietà dei fenomeni in previsione dell’inizio settimana.
Almeno fino a mercoledì 26 novembre, sono attesi ulteriori impulsi perturbati, accompagnati da aria moderatamente fredda. Le nevicate saranno dunque limitate ai rilievi appenninici più elevati, oltre i 1400-1500 metri di altitudine.

