Seguici sui social:

Categorie
Analisi meteo

L’alta pressione vacilla: segnali verso una svolta fredda sul Mediterraneo

Correnti polari in avvicinamento da nord-ovest alle porte dell’Europa: l’inverno potrebbe finalmente cambiare volto tra fine mese e Natale?

La situazione meteorologica di questo inizio settimana risulta ancora influenzata dal promontorio di alta pressione subtropicale. Ciò nonostante, una vasta circolazione ciclonica collocata poco a nord-ovest delle Isole Britanniche tenderà a veicolare un primo impulso perturbato verso la Spagna a partire dalla giornata di martedì 16 dicembre, con qualche influenza anche a ridosso del Mediterraneo occidentale, dove non mancherà attività temporalesca, concentrata soprattutto in mare aperto sul Tirreno e su parte della Sardegna.

Sul Lazio saranno possibili piogge diffuse ma intermittenti, da deboli a moderatamente intense, a cavallo tra martedì 16 e mercoledì 17 dicembre, poiché la regione non verrà coinvolta direttamente dalla perturbazione principale. I fenomeni risulteranno pertanto irregolari e sempre più sporadici, con distribuzione a macchia di leopardo.

Tendenza a un progressivo miglioramento a partire dalla giornata di giovedì 18 dicembre, in un contesto termico ancora oltre la norma, con valori superiori di circa +3/+4°C rispetto alla media climatica trentennale di riferimento 1991-2020.

A causa di correnti prevalentemente meridionali, tendenti tra Libeccio e Scirocco, non sono previste nevicate nemmeno in alta montagna sul comparto appenninico centrale, con quota neve collocata esclusivamente oltre i 2500 metri per l’intera fase del peggioramento.

 

TENDENZA METEO GENERALE NEL MEDIO-LUNGO TERMINE

Da metà settimana, l’alta pressione subtropicale tenderà a portare i suoi massimi effetti sull’Europa orientale, inglobando ancora parte dell’Italia lungo le sue porzioni occidentali ed estendendosi fino alle alte latitudini baltiche e alla Russia europea.

 

Contrariamente, a ridosso della Francia e della Penisola Iberica si attiverà un canale di correnti più fredde di estrazione polare, associato a molteplici impulsi perturbati che, entro il prossimo fine settimana, tenderanno gradualmente a scalfire lo scudo anticiclonico. Gli effetti di tale dinamica potrebbero risultare via via più diretti anche sull’Italia, in una linea di tendenza generale a partire dal weekend e durante la prima parte della prossima settimana, in particolare tra domenica 22 e lunedì 23 dicembre.

 

In vista di un possibile cambiamento della circolazione atmosferica sul bacino centrale del Mediterraneo e sull’Italia, potranno delinearsi nuovi scenari meteorologici nel lungo termine, forse persino più freddi tipicamente invernali, difformi rispetto alla persistente situazione di stallo alto-pressorio che ha caratterizzato la prima parte del mese di dicembre.

 

Resta ovviamente prematuro definire l’evoluzione, essendo bassa l’attendibilità, a distanze temporali così estese; tuttavia, i segnali iniziano a mostrarsi interessanti e meritevoli di ulteriori approfondimenti nei prossimi aggiornamenti.

Giorgio Rotunno

Classe 1997, studia Meteorologia ed Oceanografia all’Università Parthenope. Da diversi anni si occupa soprattutto di osservare gli eventi temporaleschi che interessano il Lazio, svolgendo diverse attività previsionali. Entra a far parte ufficialmente di Meteo Lazio nel febbraio 2020.