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Meteorologia

Trombe marine a Torvaianica, come si formano generalmente

Nel corso della tarda mattinata di Mercoledì 11 Luglio 2018 si sono sviluppate davanti le coste di Torvaianica numerose trombe marine e una di esse ha anche toccato terraferma. Analizziamo le condizioni atmosferiche affinché questo sia stato possibile

Numerose sono state le segnalazioni pervenuteci da voi lettori a partire già dalla tarda mattinata di Mercoledì 11 Luglio 2018 riguardo la formazione di trombe marine al largo delle coste pometine. Una di queste è riuscita ad arrivare in spiaggia, toccare quindi terraferma e passare così allo stadio di tornado vero e proprio, seminando pochi ma lunghi secondi di panico generale tra i bagnanti che stanziavano tra il ristorante Perla Nera e lo stabilimento Schiano Beach. Fortunatamente il tutto si è concluso senza troppi danni e soprattutto senza alcun ferito.

Entriamo quindi nel dettaglio dei fattori scatenanti partendo dalla situazione più macroscopica, commentando cioè la configurazione barica:

Configurazione barica 11 luglio 2018 ore 14

Salta subito all’occhio dall’immagine come non ci sia una vera e propria figura barica dominante nel Mediterraneo. Un’alta pressione africana disturbata da una goccia fredda continentalizzata di matrice nord-atlantica. Un’atmosfera non totalmente stabile, ma anzi destabilizzata dai venti atlantici che dalla Costa Azzurra si gettavano nel Tirreno tramite le Bocche di Bonifacio alla velocità di oltre 50km/h.

 

 

 

 

Presentata una situazione barica non pienamente stabile, c’è da dire però che le trombe marine si possono generare anche in condizioni molto più stabili di questa: i flussi instabili avranno quindi dato un loro contributo, ma non sono stati determinanti nella formazione delle trombe marine. Il motivo è da ricercare in uno dei principi della fisica dell’atmosfera.

Innanzitutto non bisogna pensare al fenomeno delle trombe marine come ad un fenomeno totalmente estraneo al clima Mediterraneo: specialmente in estate e in autunno può essere invece parecchio ricorrente, in quanto il mare caldo e l’aria sovrastante molto umida possono fornire una notevole energia, che l’atmosfera impiega nella formazione delle nuvole. La peculiarità delle trombe marine infatti è, che non incontrando alcun ostacolo tra i cumuli e la superficie marina, questo processo è molto più diretto e veloce e la nube sovrastante è facilitata ad innescare un moto vorticoso, che si manifesta appunto in questo modo. E’ per questo motivo che è più facile assistere ad una tromba marina che ad un vero e proprio tornado.

Venendo al nostro caso particolare, possiamo infatti notare dall’immagine sottostante come la temperatura superficiale marina sulle coste laziali si aggiri intorno ai +26/+27°C, in netto sopramedia.

Temperatura superficiale delle acque marine

Un altro fattore scatenante potrebbe essere la totale (o quasi) assenza di vento: consultando infatti il Radiosondaggio di Pratica di Mare valido per le 12z dell’11 luglio (14 ora locale) esso segnava, alla quota del suolo, un vento di 2 nodi, cioè appena 4km/h. Questo ha reso più facile e più brusco lo scontro tra aria caldo-umida ascendente verso la nube e aria più fresca e instabile discendente verso la superficie marina favorendo l’invorticamento dei venti.

Radiosondaggio di Pratica di Mare valido per le 12z di mercoledì 11 luglio 2018

 

 

 

 

 

 

 

Una particolarità della tromba marina, che la rende a dir poco suggestiva, è il fatto che sviluppandosi lungo una colonna d’aria più umida rispetto a quella che si avrebbe al suolo, ed essendo in generale più debole rispetto alle trombe d’aria, appare sottile e con una condensazione ben evidente. In realtà nel nostro caso particolare, e specificamente per quel che riguarda la tromba marina poi passata allo stadio di tromba d’aria, questo non è successo. La nube a imbuto in effetti era ben poco visibile, se non del tutto invisibile, tanto che un appassionato un po’ più ferrato dell’argomento avrebbe potuto scambiare la tromba d’aria per un gustnado. Tuttavia, seppure ci siano in questi casi sempre molte difficoltà nel differenziare i due fenomeni, ci sentiamo di escludere che quello di mercoledì fosse un gustnado, per il semplice fatto che in genere questo fenomeno si genera sempre nel gust-front di un temporale, ovvero nella zona antistante lo stesso: a Torvaianica mercoledì si segnalava la totale assenza di sistemi nuvolosi organizzati, oltre che la totale assenza di attività elettrica.

E’ altresì raro che una tromba marina riesca a raggiungere la terraferma: quando lo fa, si dissolve rapidamente non appena incontra i primi ostacoli (in virtù di ciò che si è detto precedentemente), proprio come è successo mercoledì, fortunatamente senza fatali conseguenze.

Due tra le trombe marine avvistate mercoledì a Torvaianica, foto di fabio_angelini_freesurf tramite Instagram

 

Salvatore Russo