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Meteorologia

Come si misura l’altezza del manto nevoso: andiamo a vedere i diversi metodi utilizzati

Mentre misurare la quantità di pioggia caduta è relativamente facile, per la misurazione del manto nevoso si pongono diversi problemi dovuti alle sue caratteristiche fisiche.

Parametri che influenzano le misurazioni

Uno dei fattori che influiscono nella misurazione del manto nevoso è la densità della neve stessa e la temperatura al suolo al momento della nevicata. Se la neve è composta da fiocchi con molta aria all’interno, il manto sarà più alto ma meno denso. Viceversa se i fiocchi cadono al suolo con meno aria all’interno, ovvero più compatti. Inoltre la neve subisce un processo di assestamento una volta caduta al suolo anche se la temperatura è negativa perdendo mediamente l’1% l’ora; questo processo risulta ovviamente accelerato se la temperatura al suolo è positiva.

Il profilo stratigrafico – fonte https://www.alpitrekking.it/

È pertanto importante effettuare misurazioni nel più breve tempo possibile al termine di una nevicata. Un altro parametro che influenza fortemente l’accumulo di neve al suolo è il vento, il quale può creare ingenti accumuli in alcune aree e asportarla invece da altre rendendo difficili le misurazioni.

Tipi di misurazioni

Un metodo comune per misurare l’altezza della neve fresca consiste nell’ utilizzo delle aste nivometriche; queste non sono altro che delle aste graduate infisse nel terreno che misurano lo spessore al termine della nevicata. Generalmente le misurazioni vengono effettuate ogni 24 ore (sul nostro comparto appenninico, il servizio è a cura dei Carabinieri Forestali – LINK) ma è possibile cambiare questo parametro. Le misure vengono prese su una superficie orizzontale solitamente in legno senza nessun tipo di influenza esterna oltre al proprio peso.

Fonte forlinotizie.net

Un altro metodo utilizzato è quello di misurare la quantità di neve caduta con l’equivalente in pioggia; in questo caso si utilizzano dei pluviometri riscaldati tramite un’apposita resistenza che sciolgono la neve che si accumula al loro interno.

La stazione meteorologica di Meteo Lazio al Rifugio Viperella – Campo Staffi, dispone di questo prezioso accessorio.

LINK

In passato veniva utilizzata un’equivalenza generica (1 cm di neve= 1 mm di pioggia), la quale però è soggetta a forti errori poiché in condizioni di neve asciutta e temperatura negativa la quantità in mm di pioggia può essere anche la metà e viceversa in condizioni di neve bagnata; inoltre la neve può parzialmente sciogliersi a contatto con il suolo.

Daniele Pesce

Classe 1992, laureato in Ingegneria Civile ed Ambientale, attualmente studente magistrale del corso di Laurea in Climatologia ed Impatto degli eventi meteorologici presso l'Università di Pisa. Appassionato di meteo fin da bambino, in particolar modo affascinato dai fenomeni della neve e dei temporali.