Seguici sui social:

Categorie
Analisi meteo Climatologia Uncategorized

Tendenza meteo Agosto 2025: Ritorna il caldo

Agosto 2025 graduale aumento del caldo di nuovo fino a moderato/forte per il periodo. Picchi estremi?

Resoconto termo-pluviometrico per l’andamento di Agosto 2025

Condizione media più probabile

  • Temperatura: sopra la media
  • Precipitazioni: sotto la media
  • Regime: NAO+; NAO-

Analisi sintetica per la proiezione di Agosto 2025

Prima settimana: maltempo, temperature da sotto la media a sopra la media

Nella prima settimana di Agosto le temperature si presentano ancora in partenza sotto la media sulla scia delle ondate di maltempo di fine Luglio. Inoltre un ultima discesa di aria nord atlantica principalmente sui Balcani riuscirà a portare un nuovo calo termico nella giornata del 3 Agosto quando sono attesi anche temporali pomeridiani che seguiranno il fronte freddo in discesa sui Balcani. Lo scenario meteorologico europeo però tornerà velocemente ad impostarsi su schemi tipici delle Estati molto calde: già dalla giornata del 4 sarà incalzante l’arrivo da ovest di un forte anticiclone con temperature che torneranno velocemente in media nelle giornate del 4-6 Agosto ed entro il 7 le temperature saranno di nuovo sopra la media. Si passerà così da valori inizialmente gradevoli con massime sui 26-29 gradi ovunque tra l’1 ed il 3 Agosto, a valori sui 29-32 tra il 4 ed il 6. Dal 7 Agosto si potrà di nuovo iniziare a parlare di condizioni da ondata di calore, con massime diffusamente tra 31 e 34 gradi, valori inferiori ma con afa solo sulle coste.

7-20 Agosto: caldo intenso

Il caldo andrà ancor di più intensificandosi dopo la prima settimana del mese, con temperature che entro la metà del mese andranno abbondantemente sopra la media e valori diffusamente fin verso i 35-38 gradi (su città come Viterbo Roma e Frosinone). Non è da escludere che vi possa essere un apice di caldo molto forte o estremo, che possa tornare ad avvicinarsi ai valori record già fatti nelle recenti estati, con valori diffusi a 37-40 gradi ancora sui nostri capoluoghi interni, decisamente più caldo anche sulle coste. Entro la metà del mese è probabile che ci sia un abbassamento delle temperature ma l’ondata di calore potrebbe facilmente proseguire sin verso il 20 Agosto con valori massimi che si riporterebbero diffusamente sui 33-36 gradi e qualche possibile temporale di calore.

Terza decade: incertezza significativa ma probabile proseguio di temperature sopra la media

Per la terza decade ancora non è possibile avere elementi chiari che possano indicare l’eventuale attacco da parte di ondate di calore o episodi veloci di maltempo. Risulta comunque possibile una prosecuzione di uno schema di circolazione tra oceano ed Europa improntato al caldo diffuso, ma non è dato ancora sapere se si tratterà di un’anomalia lieve e con qualche episodio di instabilità pomeridiana oppure possano aversi altre fiammate africane dirette sull’Italia.

Analisi sintetica della circolazione atmosferica (per esperti e curiosi)

Il mese di Agosto torna a mostrare caratteristiche di circolazione atmosferica analoghe a quelle di Giugno. Nel mese di Luglio infatti il jet si è alzato di latitudine contestualmente a delle rotture d’onda anticicloniche(2) avutesi nella seconda parte. Il caldo è aumentato in Scandinavia e episodi di maltempo e freddo di contro sono scesi sul Mediterraneo. Dopo un po’ di titubanza dei modelli nei giorni scorsi, la visione per Agosto è di nuovo cambiata, e da rotture anticicloniche si ritorna a rotture cicloniche(2) con tutto ciò che ne consegue: il blocco anticiclonico sulla Russia europea si sgancia dalla fascia subtropicale e migra verso l’artico e la Groenlandia successivamente. I vortici tra Atlantico e centro-nord Europa tornano a prendere energia e il jet torna a scendere velocemente sull’oceano Atlantico. L’anticiclone subtropicale dunque sposta di nuovo la sua roccaforte ad est, dalle Azzorre all’Europa occidentale e le ondate di calore tornano intense (Immagine 1). Questa virata di scenario prenderà piede velocemente la prima settimana del mese e con questo tipo di rotture d’onda, al netto di fluttuazioni deterministiche dell’anticiclone africano, la fascia subtropicale risulta più calda del solito e si tornerà quindi a vivere una condizione di persistente ondata di calore. Apici forti qual ora cui i massimi dovessero venire a fare visita tra Spagna Francia e Italia. Lo schema è da EA positivo ed in linea col trend multidecennale dell’indice . Fra le ipotesi da non trascurare però vi è anche quella della parziale tendenza del jet a rimanere alto (Immagine 2), per cui il mese di agosto oscillerebbe tra episodi di NAO+ e NAO-, specie dopo il 15 Agosto. Nelle fasi in cui i flussi di momento zonale verso il polo tornano ad attivarsi, la fascia degli anticicloni si alza parzialmente contestualmente alla salita del jet e una parte del gran caldo alle basse latitudini viene portato sul nord atlantico con virata ad EA negativo e infiltrazioni fresche ed instabili invece sul Mediterraneo che seppur poco significative sarebbero in grado di attivare della frequente instabilità a ciclo diurno.

Immagine 1: scenario EA + con vortici atlantici in rinforzo e rotture d’onda cicloniche: la freccia gialla indica il tipico debole richiamo caldo che si avvita attorno al minimo, mentre la freccia nera indica l’intenso flusso di calore subtropicale richiamato dalla rottura d’onda e che rimane tipicamente confinato alle basse latitudini

Immagine 2: le rotture cicloniche perdono forza, il jet sale e la fascia degli anticicloni si sposta a latitudini più settentrionali (EA-). Quando ciò accade aumenta la pressione al suolo alle alte latitudini (si sta osservando un aumento del trasporto verso il polo di momento zonale che porta con se una parte del contenuto di calore che attanaglia le basse latitudini europee) e della ventilazione più fresca dai quadranti orientali entra sul mediterraneo (freccia blu sull’Italia).

Note:

  1. Nella sezione pattern si vuole dare una probabilità del pattern, anche noto come Weather Regime, più probabile. I pattern di riferimento sul settore euro-atlantico sono 4: anticiclone groenlandese (associabile alla NAO-); zonale (associabile alla NAO+); promontorio atlantico (Atlantic Ridge); blocco scandinavo (Scandinavian Blocking). L’insieme di questi 4 pattern spiega il 55% della variabilità euro-atlantica e se ne cerca una loro frequenza di occorrenza. La stagionale si basa dunque su queste 4 definizioni di pattern, i cui risvolti climatici su scala regionale continentale sono stati ampiamente studiati in letteratura. Una definizione ne viene data al seguente link https://confluence.ecmwf.int/display/FUG/Regime+Charts
  2. I concetti di critical line e turning line sono strettamente legati al profilo latitudinale di vento zonale medio. Nella normalità il vento zonale medio aumenta con la latitudine. Questo crea una variazione nell’ambiente in cui le onde di Rossby sono immerse, per un’onda che sale di latitudine. Se il vento zonale medio si fa troppo intenso, l’onda viene riflessa (tale latitudine di riflessione rappresenta una turning line). è possibile osservare gli anticicloni salire di latitudine e la loro ascesa venir bloccata dal passaggio di profonde vorticità polari. Viceversa se il vento zonale medio si indebolisce salendo di latitudine, è possibile trovare una critical line, una latitudine alla quale, se raggiunta dall’anticiclone, questo si rompe provocando quello che in gergo viene chiamato “taglio alla radice” dell’anticiclone che si è elevato di latitudine. Alla formazione di una critical line segue dunque l’isolamento di un’alta pressione polare. Di conseguenza se il vortice polare è molto debole e si associa ad un vento zonale medio piuttosto basso o persino invertito salendo di latitudine si formerà una critical line che solitamente si associa ad un pattern di NAO negativa, con l’isolamento di una cellula anticiclonica sulla Groenlandia. Questo si combina con il numero d’onda elevato (superiore a 5) che caratterizza una condizione di vento zonale medio debole. Le onde corte hanno velocità di gruppo positiva e viaggiano dunque da ovest verso est, questo si traduce in un moto verso est delle depressioni atlantiche (wave-breaking ciclonici). I pattern di Atlantic Ridge e Scandinavian Blocking che incontrano una critical line si portano dunque generalmente sulla Groenlandia evolvendo in una NAO negativa. Se il vortice polare ha una struttura regolare (vento zonale medio che aumenta salendo di latitudine) ma senza essere più forte della norma, le onde che viaggiano verso nord incontrano una turning line oltre i 70 nord che blocca la salita dell’anticiclone alle latitudini subpolari (wave-breaking anticiclonici), da cui la formazione dei pattern di Atlantic Ridge o Scandinavian Blocking. Questo si combina con un numero d’onda basso (compreso tra 2 e 4) che caratterizza una situazione di vento zonale medio vicino alla norma e la velocità di gruppo è negativa. Questi pattern evolvono solitamente da est ad ovest, e lo Scandinavian Blocking evolve in un Atlantic Ridge. Se il vortice polare è molto forte e il vento zonale medio è intenso, la turning line scende di latitudine all’Europa centrale (fino a 50-60 nord) e la riflessione d’onda blocca gli anticicloni sull’Europa meridionale, da cui il pattern di NAO+. Tale scenario ha numero d’onda 1, è lineare e l’attività d’onda è assente. Il concetto di critical e turning line è valido anche in riferimento al profilo altitudinale di vento zonale medio.

DISCLAIMER:

Questa previsione vuole dare un’indicazione probabilistica di cosa potrebbe avvenire, infatti solo i calcolatori sono in grado di darci l’esatto risultato finale e calcolare con precisione l’interazione tra tutte le forzanti climatiche in gioco

Claudio Giulianelli

Classe 1996, originario di Villa San Giovanni in Tuscia, ha sviluppato una forte passione per la meteorologia in seguito alla storica nevicata del febbraio 2012. In quegli anni ha iniziato a collaborare attivamente con la comunità meteo CEMER. Parallelamente ha intrapreso il percorso accademico presso l’Università di Roma Tor Vergata, dove ha conseguito la laurea in Fisica con curriculum in Fisica dell’Atmosfera e Meteorologia. All’interno del team di Meteo Lazio si occupa in particolare dell’analisi delle tendenze meteorologiche a lungo termine ed analisi degli indici teleconnettivi.