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Meteorologia

Il windchill/wind-chill o temperatura percepita da raffreddamento

Spesso si sente parlare di temperatura percepita o apparente, ma in realtà questo concetto viene definito con un indice adimensionale ben preciso: il windchill

Il wind-chill è un indice spesso indicato nelle previsioni meteorologiche per descrivere la temperatura percepita di un corpo in un determinato ambiente.

Ad ognuno di noi sarà capitato di camminare durante una giornata ventosa, osservando per esempio una temperatura atmosferica di 0°C, percependo però sul corpo o semplicemente sul viso, una temperatura che sembra più fredda, come se ci fossero -7°C (semplificazione).

Quando questa percezione sopraggiunge si parla di wind-chill (in inglese vento-freddo), ovvero un indice adimensionale che si ricava quando il nostro corpo esposto al vento percepisce una temperatura molto più bassa rispetto al valore termico realmente registrato, cioè un effetto del vento che fa sentire più freddo di quanto sia dovuto concretamente alla temperatura.

Trovandoci nella stagione invernale la nostra temperatura corporea è più calda rispetto all’ambiente circostante in cui ci troviamo.

La superficie della nostra pelle rilascia costantemente un leggero strato di acqua, oppure durante i processi di secrezione lungo l’epidermide, che a contatto con le raffiche di vento evapora cedendo calore per il rimescolamento dell’aria.

Il vento impattando su un qualsiasi corpo, avente una temperatura più calda, genera un effetto di raffreddamento, avviando cosi un processo di rimescolamento sul corpo che a sua volta perderà calore poiché esposto al costante flusso.

È possibile ricavare l’indice di wind-chill dalla seguente formula utilizzata tutt’oggi:

Twc denota la temperatura wind-chill, T la temperatura dell’aria e V la velocità del vento misurata in km/h.

Ricordando che il seguente calcolo è applicabile esclusivamente se la temperatura è < 10°C e per velocità di vento ≥ 4.68 km/h rilevate a un’altezza di 10 metri.

  • Ricavato l’indice di windchill possiamo valutare bene il disagio percepito da un organismo umano esposto al vento di raffreddamento mediante la seguente tavola, dove: Tair = temperatura dell’aria in °C e V10 = velocità del vento rilevata a 10m in km/h.
Rischi associati al raffreddamento da vento:

In conclusione un considerevole wind-chill è stato rilevato ultimamente proprio dalla nostra stazione meteorologica situata sul Monte Terminillo – Rif. Sebastiani a quota 1825 metri s.l.m. nel primo mattino del giorno 06 febbraio 2020 (articolo di cronaca meteo correlato).

A causa dell’ingresso di correnti molto fredde dai quadranti Nord-orientali la temperatura minima dell’aria aveva raggiunto i -8°C, con un’intensificazione della ventilazione >75 km/h, conteggiando le raffiche massime registrate sui 160 km/h dalle ore 06:00 circa.

Facendo riferimento dalla tabella sopra riportata, con temperature comprese tra i -5°C e i -10°C, congiuntamente alle raffiche di vento >120 km/h (max 160 km/h registrate) è possibile ricavare un wind-chill index compreso tra -25 e -26.

In casi straordinari con temperature minime molto più fredde sono stati registrati anche valori di wind-chill al disotto dei -30 (in caso di irruzioni di aria molto fredda in quota ad esempio).

Ref. (Osczevski’s and Bluestein 2001 – THE NEW WIND CHILL EQUIVALENT TEMPERATURE CHART)

Giorgio Rotunno

Classe 1997, studia Meteorologia ed Oceanografia all’Università Parthenope. Da diversi anni si occupa soprattutto di osservare gli eventi temporaleschi che interessano il Lazio, svolgendo diverse attività previsionali. Entra a far parte ufficialmente di Meteo Lazio nel febbraio 2020.