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Meteorologia

Outlook INVERNO 2021-2022: analisi degli INDICI TELECONNETTIVI e PROIEZIONE STAGIONALE

Apriamo la rubrica di analisi degli indici teleconnettivi, che per la prima volta ci darà un’idea su come potrebbe evolversi la stagione invernale 2021-2022

DISCLAIMER: Ringraziamo per la disponibilità Antonio Federici che ha messo a disposizione le sue competenze per poter elaborare una proiezione stagionale sulla base della conoscenza degli indici teleconnettivi. Tale prodotto è del tutto sperimentale e può produrre risultati più o meno soddisfacenti, con un alto margine di incertezza

Situazione teleconnettiva STAGIONE INVERNALE 2021-2022:

Questo è il secondo anno che vediamo lo svilupparsi il fenomeno de La Nina, che consiste nel raffreddamento delle acqua superficiali equatoriali dell’oceano Pacifico.

Il fenomeno della Nina – SSTA

La Nina oltre ad influire sull’andamento delle temperature globali e sul tempo meteorologico della “West Coast” americana, condiziona anche direttamente la PDO; questo indice molto importante nel periodo invenrale, rappresenta la situazione della restante porzione di oceano pacifico settentrionale, riportandola su valori negativi i quali non si vedevano da anni.

Questo setting delle anomalie oceaniche porterà una modifica del wave train e della corrente a getto, con un anticiclone delle Azzorre che molto probabilmente preferira le latitudini settentrionali durante l’inverno.

La QBO ( che è l’indice che misura i venti stratosferici equatoriali) è ormai virata sul negativo a tutte le quote e questo porterà sicuramente un intensificazione dell’attività d’onda planetaria, la quale potrebbe sfociare in un evento di Sudden Stratwarming nella seconda parte dì dicembre.

L’evoluzione del vortice polare di conseguenza non ha visto grossi squilibri. La stratosfera si è raffreddata decisamente in maniera molto graduale e la colonna del vortice ( tra un disturbo e l’altro ) è risultata sempre coerente ed omogenea ad ogni altezza.

Siamo decisamente lontani dal pericolo stratcooling che è lo spauracchio dell’inverno degli ultimi anni, anzi nella seconda decade di dicembre il vortice polare potrebbe subire un primo serio rallentamento prima della debacle definitiva ( sulla quale ci riserviamo di aggiornarci nei prossimi giorni).

Possiamo notare come a 1 hPa il vortice subirà un netto rallentamento, mentre il tutto nei piani più bassi si tradurrà in in azione a due creste d’onda. Tradotto per i meno avvezzi significa che, l’Europa e in particolare l’Italia , potrebbero vedere un tempo molto dinamico di stampo tardo autunnale, con le prime serie nevicare a quote di bassa montagna. Successivamente potrebbe instaurarsi un pattern atmosferico favorevoli alle retrogressioni artico continentali, sulle quali però sono necessari doverosi aggiornamenti nei prossimi giorni.

Analisi a cura di Antonio Federici.

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